I 20 normalisti che a mezzanotte ancora non si erano presentati nella scuola normale rurale Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa, dopo l’attacco poliziesco dei granatieri nel distretto Tixtla-Chilpancingo, sono già riapparsi secondo quanto informa il portavoce degli studenti, Omar García. Anche l’avvocato nel caso di Iguala, Vidulfo Rosales, ha confermato il dato e il ritorno dei giovani.
Dei 13 arresti che sono stati effettuati dopo le aggressioni, sono stati tutti liberati senza imputazioni. Nonostante ciò, continuano ad essere ricoverati in vari ospedali i 7 studenti, due di loro con ferite gravi. Molti dei giovani presentavano colpi in faccia, sulle mani e sulle gambe.
L’episodio repressivo che c’è stato ieri sull’asfalto di Tixtla, è incominciato alle cinque del pomeriggio quando un convoglio di sette autobus con 250 studenti normalisti rientrava da Chilpancingo nella comunità di Ayotzinapa. Granatieri della polizia statale e federale li hanno intercettati mentre erano in movimento, colpendo i finestrini e lanciando gas lacrimogeni al suo interno.
L’attacco ha fatto sì che molti studenti fuggissero sulle colline di Tepoltzin, nei dintorni di Tixtla, per proteggersi dalle pietre e dai proiettili che lanciavano i granatieri. Degli studenti hanno precisato che l’Esercito e la Marina erano presenti durante i fatti.
12 novembre 2015
dalla pagina Facebook di Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Aparecen todos los normalistas tras agresión en Tixtla; 13 liberados y 7 heridos” pubblicato il 12-11-2015 in Facebook Desinformémonos, su [https://www.facebook.com/Desinformemonos/?fref=ts] ultimo accesso 12-11-2015. |