Noi donne e uomini del paese di San Sebastián Bachajón salutiamo tutti i popoli e le comunità in resistenza che difendono i propri territori dai progetti di saccheggio di un cattivo governo. Salutiamo e inviamo tutta la nostra solidarietà ai familiari e ai compagni dei 43 normalisti di Ayotzinapa fatti scomparire dal 26 settembre 2014 dal cattivo governo, chiediamo che siano immediatamente presentati vivi.
Vi facciamo sapere che il passato 29 settembre siamo riusciti per la terza volta a demolire la sentenza del settimo giudice del distretto di Tuxtla Gutierrez nel processo 274/2011 che non riconosceva il nostro diritto di ejidatari di difendere il nostro territorio nonostante avessimo dimostrato che il commissario ejidale governativo Alejandro Moreno Gomez e l’ex commissario ejidale Francisco Guzman Jimenez, soprannominato el Goyito, sono complici del cattivo governo perché hanno consegnato illegalmente le terre e permettono che la polizia sia acquartierata nel nostro territorio senza l’autorizzazione del massimo organo dell’ejido.
Il 29 settembre il terzo tribunale collegiale di Tuxtla Gutiérrez ha risolto il nostro ricorso di revisione numero 224/2014 dicendo che la sentenza del settimo giudice non è corretta e che è valida la nostra denuncia perché la nostra organizzazione, insieme al compagno Mariano Moreno Guzmán, ha presentato la propria denuncia rispettando i requisiti di legge e anche perché il commissario ejidale governativo non ha mai fatto nulla per difendere le terre dell’ejido, quando ha luogo questa situazione ciascun ejidatario può presentare la propria denuncia. Il terzo tribunale collegiale, considerando che le violazioni dei nostri diritti come popolo indigeno sono molto gravi, ha preso anche la decisione di inviare la nostra tutela a Città del Messico affinché la suprema corte di giustizia della nazione esamini se può o non può risolvere il caso, nelle prossime settimane si conoscerà la risposta. La pratica sarà inviata alla ministra Margarita Luna Ramos che il 12 novembre presenterà un progetto per richiamare il caso. Saremo in attesa della decisione della suprema corte di trattenere il caso o di rinviarlo al terzo tribunale collegiale, e continueremo a lottare per recuperare le nostre terre.
I nostri compagni prigionieri politici JUAN ANTONIO GOMEZ SILVANO, MARIO AGUILAR SILVANO e ROBERTO GOMEZ HERNANDEZ che sono stati torturati dal cattivo governo e che dal 16 settembre 2014 sono ingiustamente privati della propria libertà per aver lottato per la giustizia e la difesa del proprio territorio, il 2 ottobre sono stati trasferiti nel carcere numero 12 di Yajalón, Chiapas, dove rimangono ingiustamente detenuti per delitti che non hanno commesso, i poliziotti municipali di Chilón hanno fabbricato delle prove per vendicare l’arresto, che la nostra comunità Virgen de Dolores ha effettuato, del loro compagno Sebastian Méndez Hernández che è prigioniero nell’Amate per aver assassinato il compagno ex coordinatore Juan Carlos Gómez Silvano. Lo scorso 24 ottobre è stato ammesso il ricorso contro la sentenza di formale prigione del Giudice Misto di Ocosingo, Omar Helería Reyes, in data 24 settembre 2014, per i delitti di tentativo di omicidio. Chiediamo la loro immediata libertà perché i delitti sono stati costruiti e le prove sono illegali, per la sentenza di formale prigione il Giudice di Ocosingo ha tenuto conto solo della dichiarazione del comandante della polizia municipale di Chilón e di due suoi poliziotti.
Chiediamo anche la liberazione del nostro compagno SANTIAGO MORENO PEREZ che dal 2009 è detenuto a Playas de Catazajá per l’accusa di priisti della comunità La Pimienta perché all’epoca in cui lo arrestarono aveva la carica del consiglio di vigilanza autonomo dell’altra campagna e lo incolparono di un delitto che non commise per eliminarlo dal suo incarico. Il nostro compagno EMILIO JIMENEZ GOMEZ, prigioniero da luglio 2014 a Playas de Catazajá, fu segnalato da priisti della comunità di Xanil per un’aggressione ad uno straniero, ma lo stesso straniero disse che il compagno non era la persona che lo aveva aggredito, ma i priisti lo portarono a Playas de Catazajá con la complicità della polizia statale. Il nostro compagno ESTEBAN GOMEZ JIMENEZ, detenuto dal 2013 a Playas de Catazajá, e successivamente trasferito all’Amate fu accusato dal priista ecologista verde Manuel Jiménez Moreno, della comunità di Pamalha, di un’aggressione che non aveva commesso e per questo fu prima arrestato e dopo averlo detenuto incominciarono ad addossargli altri delitti.
Manifestiamo il nostro totale rifiuto dei mega progetti di saccheggio dei popoli del Chiapas e di tutto il paese, per questo mostriamo tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne dell’ejido Tila, Los Llanos, Candelaria, San Francisco Xochicuautla, alla Tribù Yaqui e a tutti i popoli che stanno resistendo al carcere, alla morte e alla repressione del cattivo governo, gli diciamo di continuare a lottare perché non sono soli.
Al cattivo governo e al commissario ejidale governativo di San Sebastián Bachajón, Alejandro Moreno Gómez, chiediamo di non continuare a depredare il nostro popolo del territorio e delle risorse naturali perché il popolo continuerà a difenderli.
Dalla zona nord dello stato del Chiapas, noi donne e uomini di San Sebastián Bachajón inviamo saluti combattivi.
Mai più un Messico senza di noi.
Terra e libertà! Viva Zapata!
¡Hasta la victoria siempre!
Prigionieri politici liberi!
Viva Juan Vázquez Guzmán, la Lotta di Bachajón continua!
Viva Juan Carlos Gómez Silvano, la Lotta di Bachajón continua!
No al saccheggio dei territori indigeni!
Immediata presentazione dei 43 scomparsi di Ayotzinapa!
10/11/2014
La Haine
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Ejido San Sebastián Bachajón, “Comunicado desde San Sebastián Bachajón” pubblicato il 03-11-2014 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/mm_ss_mundo.php/comunicado-desde-san-sebastian-bachajon] ultimo accesso 13-11-2014. |