L’assassinio di un comunero mapuche a Galvarino provoca una forte reazione della Resistenza Mapuche


José Quintriqueo Huaiquimil è stato assassinato giovedì quando insieme ad altri membri della sua comunità stavano entrando nel Fondo Nilpe, situato nel comune di Galvarino, per fare una occupazione pacifica. La tenuta di circa 1300 ettari è rivendicata come proprietà ancestrale dal Lof Nilpe e da due mesi era oggetto di occupazioni pacifiche da parte dei comuneri.

La zona del conflitto non è conosciuta come zona rossa e la resistenza mapuche non ha molta influenza nelle comunità del settore, anzi lì operano gruppi funzionali allo stato cileno e alcuni capi con scarso consenso nella maggioranza delle comunità del Wallmapu, per questo è maggiore il contrasto tra le grandi proprietà dei latifondisti e le ridotte proprietà delle comunità.

L’assassinio del comunero José Quintriqueo ha senza dubbio causato dolore in tutto il nostro Paese e le manifestazioni di dissenso non si sono fatte attendere, dalle proteste in varie città, blocchi stradali fino ad azioni di sabotaggio contro gli interessi capitalisti installati nel Wallmapu, hanno segnato le giornate passate, dal momento in cui si è conosciuta la notizia fino al funerale di sabato pomeriggio.

Santiago

La prima delle azioni di protesta per l’assassinio di Quintriqueo si è registrata nella capitale dello stato cileno. Lì sono state effettuate alcune proteste spontanee di fronte al palazzo della Moneda dove la polizia ha arrestato una lamngen (sorella, ndt) che aveva rimproverato con durezza il governo per la morte di Quintriquel.

Chol Chol

Mentre ritornava al proprio lof (comunità, ndt) la carovana del peñi (fratello, ndt) assassinato è stata perseguitata dai carabinieri del posto di blocco Chol-chol.

A causa di ciò sono avvenuti degli scontri nei dintorni del posto di blocco, in una legittima azione di difesa per il rispetto del corpo del comunero assassinato, i weychafe (guerrieri, ndt) che accompagnavano la comitiva hanno attaccato con bombe incendiarie il posto di blocco che è stato parzialmente bruciato.

Ercilla

Nel frattempo si sono registrati nella zona di Ercilla diversi incidenti tra cui l’occupazione della strada all’altezza di Pailahueque e l’attacco a due camion parcheggiati davanti ad una locanda all’altezza del chilometro 545.

Arauco, zona Lafquenche

La reazione più forte si è avuta nella provincia dell’Arauco dove ci sono stati diversi blocchi stradali durante il venerdì e il sabato lungo la strada che unisce Cañete a Tirua.

Peleco

All’incrocio di Peleco. A circa sette chilometri a sud di Cañete, una manifestazione che all’inizio era stata convocata contro le imprese forestali è finita in duri scontri con la polizia dopo che vari gruppi della resistenza mapuche avevano appoggiato la manifestazione di protesta per l’assassinio di José Quintriqueo.

Paicavi

Durante la notte è stata effettuata un’azione di sabotaggio contro l’impresa forestale Volterra che continua ad usurpare una tenuta nel settore di Paicavi. Durante l’azione contro un campo di raccolta sono stati distrutti 3 container e la guardiola della vigilanza.

Huentelolen

Successivamente gli scontri si sono spostati nella zona di Wentelolen dove c’è stato uno scambio di spari tra i manifestanti e la polizia cilena. In questi scontri sono risultati feriti almeno due comuneri con ferite d’arma da fuoco che sono stati curati in modo particolare nell’ufficio postale di Ranquilhue a Tirua, c’è anche la notizia di circa cinque carabinieri feriti con pallini.

Tirua Sud, zona Casapiedra

Durante il venerdì è stata occupata la strada Carahue-Tirua nella zona di Casapiedra, forze mapuche di questa zona si sono unite all’azioni di lotta occupando questa via durante tutto il pomeriggio di venerdì. Sul luogo sono accorsi i carabinieri di Carahue che si sono mantenuti ad una certa distanza senza intervenire.

Ponotro, Cura-Quidico

In ambedue le zone, venerdì forze della resistenza mapuche hanno occupato anche la strada per Tirua, e hanno sostenuto scontri con la polizia militare cilena, come negli altri punti della zona mapuche di Lafkenche.

Zona di Palos Blancos

Nonostante le minacce lo stato cileno, occupante del territorio della nostra nazione, le forze mapuche della zona di Palos Blancos si sono unite alle azioni di sabotaggio delle strade cilene, e da poco hanno cominciato il blocco della strada, rivendicando la caduta del peñi José Quintriqueo. Con questo aumentano i punti di blocco e controllo territoriale.

Lleu lleu

Arrivata già la notte di venerdì gli scontri più forti fino a quel momento si sono spostati al ponte Lleu lleu, dove un altro gruppo di manifestanti ha interrotto la strada con alberi e falò. I carabinieri sono giunti sul luogo con un forte contingente ma hanno dovuto ritirarsi essendo stati respinti dai manifestanti con spari.

Lleu lleu, il sabato

Sabato mattina centinaia di comuneri si sono riuniti nella stessa zona continuando il blocco che è finito con nuovi scontri con la polizia.

Gli scontri sono cominciati alle dieci e mezza della mattina e sono continuati fin verso le due del pomeriggio quando i carabinieri hanno dovuto ritirarsi essendo stati battuti dai manifestanti.

Non ci sono stati feriti da parte della resistenza mapuche ma sì da parte della polizia cilena che si è ritirata con otto uomini feriti e almeno due veicoli blindati, una jeep e un autobus fuori servizio, probabilmente a causa degli spari.

Sul luogo sono stati trovati striscioni e volantini che facevano riferimento alla morte del comunero mapuche di Galvarino, come negli altri punti bloccati con le barricate.

Nel frattempo la strada non è stata sgomberata e fino ad oggi i blocchi continuano nei settori di San Ramon, Cura e Quidico.

Il recupero territoriale e l’espulsione delle imprese forestali

È un segreto di pulcinella ciò che avviene nel cono sud dell’Arauco, particolarmente a Cañete, Contulmo e Tirua, dove praticamente la totalità delle imprese forestali sono state espulse e le tenute si trovano nelle mani delle varie comunità mapuche. Il fenomeno è di una tale ampiezza che né il governo né le imprese forestali hanno potuto nasconderlo. Ora e contemporaneamente alla morte di José Quintriqueo è pubblicamente esploso questo problema che si traduce in una alternativa per le imprese forestali, o i boschi vengono sfruttati o vengono bruciati.

La resistenza Mapuche impone il suo segno

Al di là del settore politico nel quale era annoverato il comunero assassinato e al di là del tema del legname, la resistenza mapuche non ha voluto lasciare impunito questo nuovo omicidio.

Mentre il partito wallmapuwen, dichiara a Galvarino il lutto cittadino, la resistenza mapuche rivendicava con forza il nome di José Quintriqueo tanto ad Ercilla come nell’Arauco e in altri punti del Wallmapu, sperando anche che la morte del peñi non si trasformi in moneta di scambio per sporchi affari di alcuni dirigenti della zona di dove era originario il peñi Quintriqueo.

05 ottobre 2014

País Mapuche

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Asesinato de comunero mapuche en Galvarino genera fuerte reacción de la Resistencia Mapuche” pubblicato il 05-10-2014 in País Mapuche, su [http://paismapuche.org/?p=9671] ultimo accesso 06-10-2014.

 

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