Il candidato presidenziale del Fronte Ampio, Tabaré Vázquez, ha espresso l’opinione che l’ultima azione militare di Israele nella Striscia di Gaza, che ha causato migliaia di morti civili, non costituisca un “genocidio” come lo hanno giudicato l’attuale presidente della Repubblica, José Mujica, e il suo compagno di compagine Raúl Sendic.

L’ex presidente è intervenuto ieri ad una iniziativa dell’organizzazione ebraica B’nai B’rith, dove ha ripudiato il modo di agire del gruppo Hamas, i cui membri ha considerato “terroristi” che utilizzano le persone come “scudi umani”.

“Desidero rendere chiaro che la forza politica che rappresento si definisce per una politica di inclusione e tolleranza che integra tutti i nostri cittadini”, ha detto Vázquez all’inizio del discorso. All’evento era invitata la compagine presidenziale, ma Sendic non è intervenuto. È stato il secondo incontro con le organizzazioni ebraiche per il quale l’ex presidente dell’Ancap si è giustificato per questioni di agenda.

Il candidato ha comunicato ai membri della B’nai B’rith che il suo partito politico ha la posizione che la Palestina ed Israele possano convivere con “frontiere sicure e riconosciute”. “Gli uni e gli altri non sono estranei a questa terra. Gli unici estranei sono i terroristi. Non ci sarà pace se c’è il terrorismo che interferisce con questo dialogo. Hamas è terrorismo”, ha detto Vázquez.

Uno dei presenti ha chiesto al candidato se condivide l’utilizzo del termine “genocidio” per giudicare l’azione militare di Israele che ha avuto l’effetto non desiderato di “caduti civili” palestinesi. “Riguardo il termine, forse per mia formazione professionale, considero che in questo caso l’applicazione non sia tecnicamente corretta”, ha risposto Vázquez.

25/09/2014

Agenzie / La Haine