Nato a Porto Rico il 26 aprile 1933, Filiberto lavorò instancabilmente per ottenere una condizione di dignità per la sua patria. Riaffermava il principio delle lotte legittime e denunciava la viltà del colonialismo, basandosi sulle dichiarazioni delle Nazioni Unite. Nel 1961 si trasferisce con la sua famiglia a Cuba, la traiettoria rivoluzionaria di Filiberto cominciò presto nel decennio dei sessanta, quando ricevette addestramento e servì nei corpi di intelligence e spionaggio della rivoluzione cubana.Per questo, il dirigente indipendentista era conosciuto come il G-2 cubano in relazione al Dipartimento della Sicurezza dello Stato in questo paese. Alla fine di quel decennio e dopo essersi distinto come musicista trombettista nella leggendaria Sonora Ponceña, fondò il Movimento Indipendentista Rivoluzionario Armato (MIRA), in risposta alla vergognosa situazione di oppressione che stava vivendo Porto Rico come colonia degli Stati Uniti.
Traiettoria rivoluzionaria
Porto Rico era usato dagli Stati Uniti per soddisfare i propri interessi economici, controllando le risorse naturali attraverso le sue imprese multinazionali, condannando alla miseria migliaia di portoricani, i giovani li utilizzavano reclutandoli nell’esercito americano per morire nelle loro guerre imperialiste, usavano i suoi dintorni naturali per effettuare prove militari, provarono illegalmente armi chimiche come il NAPALM e l’agente arancio che successivamente avrebbero usato nella guerra del Vietnam, che provocò l’insorgere di numerose malattie tra la popolazione, sperimentavano la sterilizzazione delle donne portoricane come metodo di controllo demografico, assassinavano dirigenti di sinistra, studenti, sindacalisti, indipendentisti, promuovevano la distruzione dell’identità nazionale, l’imposizione della lingua inglese, l’assimilazione culturale e la sottomissione.
Di fronte a tutto questo il Movimento Indipendentista Rivoluzionario Armato (MIRA) decide di agire, si incominciano ad attribuirgli decine di missioni come esplosioni di bombe in installazioni militari, federali, commerciali e del governo coloniale, tanto a Porto Rico come negli Stati Uniti. Si registrarono altre decine di attacchi con bombe, in numerose banche e commissariati di polizia, scontri con i corpi della repressione, attacchi a basi militari, il famoso attentato del ristorante Fraunces Tavern nell’area di Wall Street a New York, con un saldo di 4 morti e 55 feriti, luogo frequentato da banchieri, agenti di borsa e dirigenti di numerose multinazionali e, soprattutto, vari assalti a banche e camion blindati, come parte di un piano di recupero economico diretto a coprire le spese della lotta armata rivoluzionaria. Nel 1976 i gruppi armati sotto il comando Ojeda Ríos assunsero il nome di Esercito Popolare Boricua, meglio conosciuto come i Macheteros.
Delle più di cento azioni che gli furono attribuite, risaltano l’esecuzione di un ufficiale della polizia portoricana, la soppressione nel 1979 di due fanti della marina nordamericana nella base militare di Sabana Seca, la distruzione, nel 1981, di undici aerei della Guardia Nazionale Aerea e nel 1983 il furto a mano armata di 7,2 milioni di dollari da un camion blindato della compagnia di trasporto di denaro Wells Fargo.
Arresto
Il suo ruolo nello storico assalto ad un deposito della Wells Fargo ad Hartford, nel 1983, fece sì che il governo federale degli Stati Uniti lo accusasse e incarcerasse alla fine degli anni ottanta insieme ad altri 19 membri dell’organizzazione.
Il dirigente dei Macheteros fu arrestato in un appartamento a Luquillo dopo essersi battuto con gli agenti federali sparando. Nel 1988, dopo aver passato tre anni in prigione nell’attesa del processo, fu liberato su cauzione e con un braccialetto elettronico assicurato ad una gamba.
Nel 1990 si libera del braccialetto e torna alla clandestinità.
Nel 2005 la FBI lo assassina
Il 23 settembre 2005 fu assassinato dalla FBI nella località portoricana di Hormigueros. Più di 200 agenti della FBI, tra cui un ventina di franco tiratori, circondano la sua residenza con l’intenzione di catturarlo, ma Ojeda scelse di morire combattendo con onore, un uomo solo, di 72 anni, malato di cuore e difendendo sua moglie contro decine di assassini al soldo, avvenne una sparatoria nella quale un agente della FBI rimase gravemente ferito, Ojeda fu raggiunto da vari colpi, i suoi assassini lo lasciarono morire a terra dissanguato per varie ore, negandogli l’assistenza medica. Al funerale che ebbe luogo a Naguabo migliaia di persone lo salutarono come un vero eroe. Il suo nome e la sua eredità oggi sono portati in alto da gran parte del popolo portoricano che continua a lottare per l’indipendenza.
23 settembre 2014
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Puerto Rico: Hace 9 años el FBI asesinaba al líder independentista Filiberto Ojeda Ríos” pubblicato il 23-09-2014 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/?p=5184] ultimo accesso 24-09-2014. |