Numerosi militari congedati, molti altri di ruolo arrivano a La Paz e il conflitto si acutizza


La Forza Aerea Boliviana ha disposto il “ritiro obbligatorio” di nove sottufficiali e sergenti di questa istituzione per i delitti di sedizione, ammutinamento e mancato rispetto. Militari di basso grado di cinque dipartimenti hanno annunciato il loro arrivo a La Paz per rafforzare la protesta che chiede la decolonizzazione delle FFAA.

Così ieri si è vissuta una nuova giornata di conflitto nelle Forze Armate (FFAA), dopo che ad aprile i sottufficiali e i sergenti militari avevano presentato un disegno di legge con il quale chiedono la decolonizzazione e l’eliminazione del razzismo in questa istituzione. Gli effettivi di basso grado per il secondo giorno hanno effettuato un corteo, con canti e ritornelli, attraverso la città di La Paz, e hanno anche minacciato per entrare in piazza Murillo. Per oggi hanno annunciato un altro corteo, questa volta da El Alto.

Da parte delle autorità, il comandante in capo delle Forze Armate, ammiraglio Víctor Baldivieso, ha spiegato a La Razón che la FAB ha ordinato il ritiro obbligatorio dei nove sergenti e sottufficiali che studiavano presso la Scuola Militare di Ingegneria (EMI) perché, dopo essere stati sospesi da questo istituto di formazione, non si erano ricongiunti alle proprie unità.

Ha specificato che dei 59 effettivi di basso grado sospesi dall’EMI –perché una settimana fa “hanno lasciato il professore in piedi”–, i 25 dell’Esercito si sono presentati ai propri posti di lavoro, come i 14 della Marina. Ma nel caso della FAB, solo 11 dei 20 sono ritornati alle proprie destinazioni.

Chi vuole perdere la propria fonte di lavoro, continuerà a fare cortei, continuerà ad obbedire alla signora (Sandra López, dirigente delle mogli dei militari di basso grado), che non è la legittima rappresentante dei sottufficiali e dei sergenti”, ha schiettamente avvertito Baldivieso quando gli è stato chiesto della situazione dei circa 1.000 militari di basso rango, dei più di 9.000, che si mobilitano nella zona centrale.

Dopo che si è conosciuto il ritiro obbligatorio dei nove effettivi della FAB, i quattro sottufficiali che sono stati congedati lunedì, Franklin Colque Laime, Erick Magne Chinches, Félix Gil Denis e Lorgio Cartagena Tamo, si sono dichiarati in clandestinità. In via non ufficiale, inoltre, c’è stata l’informazione che più di 40 effettivi sono stati congedati.

Nel mezzo di questa situazione, fonti militari hanno confermato che sergenti e sottufficiali si trovano acquartierati. Hanno anche detto che nello Stato Maggiore all’improvviso li chiamano a schierarsi, ogni mezz’ora o ora, per evitare che lascino al propria unità e si uniscano alla protesta dei propri camerati.

Nel frattempo, circa 15 mogli di militari di basso grado portano avanti nelle città di La Paz e Cochabamba uno sciopero della fame. Ieri notte, a Sucre, le spose degli uomini in divisa esaminavano la possibilità di installare in questa città un altro picchetto con una simile misura, per appoggiare la mobilitazione.

Nonostante ciò, Baldivieso ha comunicato che “nella struttura delle Forze Armate non c’è una associazione di spose che si intromettono in ciò che riguarda la disciplina e l’amministrazione”. Il presidente della Camera Bassa, Marcelo Elío, ha escluso di fare dei cambiamenti alla Legge Organica delle Forze Armate mentre non viene trattata la Legge di Difesa e Sicurezza dello Stato.

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Numerosos militares de baja, mas efectivos llegan a La Paz y el conflicto se acentua”
pubblicato il 01-05-2014 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/?p=3073] ultimo accesso 02-05-2014.

 

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