Ieri sera diverse migliaia di persone sono scese per le strade di San Paolo per protestare contro il carovita e soprattutto il carotrasporti. La protesta ha preso vita in seguito all’annuncio del governo di Dilma Rousseff di voler mettere in atto un piano di 2.4 bilioni di dollari per modificare il sistema dei trasporti pubblici. Un’ingente somma di denaro per opere che hanno poco a che vedere con il settore del pubblico: tutte le modifiche proposte sono legate al campionato mondiale del calcio perché l’obbiettivo primario è realizzare più collegamenti con l’aeroporto di San Paolo. Questi progetti faraonici non tengono assolutamente conto delle richieste dei cittadini, i quali sono stremati dal carovita e sicuramente non sono disposti a veder aumentare il prezzo del biglietto per qualche collegamento con l’aeroporto. Migliaia di persone hanno dato vita a un corteo che è durato più di tre ore per esprimere la propria contrarietà a questo progetto. Massiccia anche la componente studentesca, la quale ha rivendicato con determinazione il fatto che il trasporto debba essere gratuito. La manifestazione ha bloccato il traffico nei punti nevralgici della città, costringendo la metropoli di 11 milioni di persone a fermarsi. In seguito, il corteo è arrivato nei pressi di un deposito dei pullman pubblici, dove sono state sanzionati diversi punti di vendita di biglietti.
La polizia, presente sul posto con diversi idranti, ha deciso di intervenire per disperdere i manifestanti e allontanarli dal deposito, tentando una carica di alleggerimento. Durante quest’operazione condotta in modo caotico, il colonnello Reynaldo Simões Rossi è finito nel concentramento dei manifestanti; trovatosi in questa posizione, l’ufficiale non ha pensato due volte prima di estrarre la pistola di servizio e puntarla contro il concentramento. Il colonnello dal grilletto facile è stato subito trascinato via da un ufficiale, prima che si verificasse la tragedia. A quel punto, la polizia ha iniziato a sparare gas lacrimogeni sui manifestanti, i quali erano determinati a rimanere a presidiare lo stabilimento. Diverse persone sono state ferite, 78 sono state fermate e almeno altre 6 arrestate.
Forse il governo della Rousseff ha una memoria corta e si è scordato del tutto le proteste di giugno, durante le quali il popolo brasiliano ha fatto intendere con chiarezza e determinazione di non essere disposto a sacrificare la propria vita per mettere in scena una città vetrina per i mondiali di calcio. Sicuramente la manifestazione di ieri ha rinfrescato la memoria ai soliti politicanti che speculano e scaricano i costi di progetti completamente inutili sulle spalle della popolazione, la quale sta già pagando un alto prezzo per la quotidianità, in cui i servizi pubblici vengono progressivamente smantellati.
26 Ottobre 2013
InfoAut
“San Paolo: la popolazione scende in piazza contro il carotrasporti” pubblicato il 26-10-2013 in InfoAut, su [http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/9445-san-paolo-la-popolazione-scende-in-piazza-contro-il-carotrasporti] ultimo accesso 28-10-2013. |