Ieri l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) del Messico ha invitato vari personaggi ad assistere ai corsi che faranno in Chiapas, tra loro l’accademico e attivista statunitense Noam Chomsky e lo scrittore uruguayano Eduardo Galeano.

In un comunicato datato il “Giorno Meno 7” per l’inizio delle lezioni sulla storia e l’organizzazione delle comunità del Chiapas vicine all’EZLN, il “subcomandante Marcos” ha fatto conoscere la lista delle personalità che il raggruppamento vede “in alto per la loro levatura morale”.

Oltre a Chomsky e Galeano, forti critici della politica estera degli Stati Uniti, nella lista appaiono il cantante e compositore Óscar Chávez, conosciuto per delle canzoni di protesta dirette principalmente contro il Governo e la destra, e l’antropologo e politico di sinistra Gilberto López y Rivas.

Sono inclusi anche l’ex rettore della UNAM Pablo González Casanova, il vescovo Raúl Vera, il poeta e ricercatore Francisco Segovia, il Centro per i Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, il Sindacato Messicano degli Elettricisti e “la banda dei media alternativi”, tra altri personaggi e collettivi.

Nel suo comunicato, il portavoce dell’EZLN ha menzionato anche “chi non c’è più perché la morte è giunta sul loro cammino”, tra loro gli scrittori José Saramago e Mario Benedetti, rispettivamente del Portogallo e dell’Uruguay.

Il 18 marzo scorso, il “subcomandante Moisés” ha annunciato che quest’estate l’EZLN farà lezioni sulla storia e l’organizzazione delle comunità zapatiste.

“Le basi di appoggio zapatiste faranno lezioni su cosa è stato il loro pensiero e la loro azione per la libertà secondo lo zapatismo, sui loro successi, sui loro errori, sui loro problemi, sulle loro soluzioni, su ciò in cui hanno progredito, su ciò che ha smesso di funzionare e ciò che manca”, ha spiegato. Ha precisato che la partecipazione ai corsi è selettiva e chi lo desidera deve dichiararlo e sperare di essere invitato da diversi media. Le lezioni saranno gratuite e i costi di cibo e alloggio saranno coperti dagli zapatisti, giacché ciascuno studente sarà accolto nella casa di una famiglia indigena e per protezione avrà una guardia personale.

Lo scorso dicembre l’EZLN è tornato sulla scena pubblica con manifestazioni silenziose e pacifiche nelle città che il gruppo occupò violentemente nel 1994, all’inizio di una ribellione, per richiedere giustizia per i gruppi emarginati, principalmente gli indigeni.

07-08-2013

Agenzie

tratto da Rebelión