Il partito FMLN dà i suoi voti per ratificare l’Accordo di “Associazione” Centroamerica-Europa


Julia Evelyn Martínez

Grazie ai voti del FMLN, il neocolonialismo europeo potrà sfruttarci alle medesime condizioni delle transnazionali statunitensi.

Con un atto di totale schizofrenia politica, nel medesimo giorno in cui è stato fatto conoscere un comunicato contro il neocolonialismo [per il sequestro di Evo Morales a Vienna], il partito FMLN ha dato i suoi voti per la ratifica dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Grazie ai voti del FMLN, il neocolonialismo europeo ha ora il permesso legale di sfruttare le risorse nazionali alle medesime condizioni che già hanno le transnazionali statunitensi per mezzo del CAFTA e dell’Associazione per la Crescita. È che non si sono resi conto dell’incongruenza tra quanto detto nel comunicato e quanto attuato dall’Assemblea Legislativa? È che non si sono resi conto che nel XXI secolo l’imperialismo e il colonialismo dissimulano le figure di cooperazione ufficiale per lo sviluppo, i trattati di libero commercio, le associazioni per la crescita e gli accordi di cooperazione? È che non hanno letto nemmeno una versione popolare di Le Vene Aperte dell’America Latina di Eduardo Galeano?

È comprensibile che il Presidente Funes e il suo gabinetto economico adottino una posizione genuflessa di fronte agli Stati Unite e all’Unione Europea, giacché probabilmente l’Associazione per la Crescita e l’AdA saranno gli unici lasciti della loro gestione che gli riconosceranno le elite imprenditoriali che servono. Ma ciò che è incomprensibile (e intollerabile), è che il partito FMLN, che nella sua campagna elettorale sta usando il riferimento al Buen Vivir dei popoli del Sud America, abbia dato i propri voti per la ratifica dell’AdA, uno dei nuovi strumenti del neocolonialismo europeo.

Alcuni/e dirigenti del FMLN hanno giustificato in modo ingenuo i propri voti adducendo il fatto che questo TLC è differente, giacché ha una componente di “dialogo democratico” e di “cooperazione per lo sviluppo”. Mentre altri/e, apprendisti di Macchiavelli, hanno confessato alle loro basi che, sebbene abbiano dato i propri voti per la ratifica dell’AdA, lo hanno fatto “per uno scherzetto”, solo per mantenere le buone relazioni con l’Europa, ma che in pratica, una volta che nelle prossime elezioni arriveranno al governo, punteranno sul serio sull’integrazione Sud-Sud mediante l’ALBA.

Certamente l’AdA si ratificava con o senza i voti del FMLN, così come la Legge di Associazione Pubblico Privati. Ma questo non era il punto. Il punto è che opponendosi a questa ratifica, questo partito aveva probabilmente l’ultima opportunità di invertire l’accelerato processo di deterioramento della sua guida morale di fronte alle masse e di ridare in qualche modo credibilità al suo discorso anti-imperialista, anti-colonialista e anti-neoliberista.

Una nuova opportunità persa per il FMLN e i cambiamenti reali nel paese, che contribuisce a lasciare nelle prossime elezioni i settori onesti e conseguenti della sinistra nazionale con sempre più meno opzioni. Per il momento stanno rimanendo solo due opzioni “degne”: votare per il FMLN come la “meno peggio” delle opzioni elettorali in lotta o meglio, promuovere una rottura con il sistema elettorale, secondo lo stile di José Saramago nel “Saggio sulla Lucidità”, e cominciare a costruire una nuova contro-egemonia dal basso. Questo fa parte del dibattito in sospeso, che prima o poi si dovrà affrontare nel paese.

7/7/2013 

CALPU. Estratto da La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Julia Evelyn Martínez, “El partido FMLN da sus votos para ratificar el Acuerdo de “Asociación” Centroamérica-Europapubblicato il 07-07-2013 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=70401] ultimo accesso 08-07-2013.

 

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