Honduras: Da domenica sono già 14 i morti per il conflitto agrario


Un’altra volta i paramilitari dell’impresario golpista Miguel Facussé hanno assassinato in Honduras dei contadini.

Nelle ultime ore sono diventati 14 i morti della lotta per le terre che da domenica scorsa avviene nella conflittuale zona nordorientale honduregna del Aguán.

Secondo la radio locale HRN citata da Notimex, questo martedì sono morte tre persone a causa di uno scontro nel settore di Bonito Oriental, nel Bajo Aguán, tra guardie per la sicurezza del proprietario terriero Miguel Facussé e contadini.

HRN ha riferito che lunedì, cinque commercianti (due donne e tre uomini) che viaggiavano su un veicolo sono stati attaccati con spari da una delle parti in conflitto, che li aveva scambiati per i rivali.

La polizia dice di non sapere se l’attacco è stato compiuto da contadini o guardie per la sicurezza contrattate dai proprietari terrieri della zona, impegnati a sgombrare i lavoratori agricoli.

Ma Roberto Benítez, capo della polizia di questa regione del dipartimento honduregno di Colón, 600 chilometri a nordest da qui, ha rivelato che hanno sparato contro l’auto dei commercianti da un veicolo in movimento.

Secondo cifre ufficiali fornite dalla polizia, la lotta per la terra nella fertile Valle del Aguán data da vari anni, ha causato negli ultimi mesi mezzo centinaio di vittime e domenica scorsa ha provocato in una proprietà dell’impresario Miguel Facussé sei morti e 14 feriti.

Organizzazioni contadine continuano a restare in sette proprietà agricole, con una superficie totale di circa quattromila ettari, reclamate dai proprietari terrieri che traggono profitto dalla coltivazione della palma africana da olio.

Per risolvere il conflitto il presidente honduregno, Porfirio Lobo, ha cercato di comprare questi terreni dai proprietari per distribuirli ai contadini attraverso l’Istituto Nazionale Agrario (INA), ma gli impresari si rifiutano di fissare un prezzo.

Lobo ha, inoltre, disposto che quattro segreterie dello stato gli presentino un piano per realizzare il Catasto Agrario Nazionale con lo scopo di determinare l’utilizzo e la proprietà della terra, per frenare questo tipo di conflitti.

Di fronte ai nuovi segnali di violenza, Lobo ha deciso di rafforzare la presenza dei circa 400 membri della polizia presente nella zona, con una forza aggiuntiva di 600 uomini in più tra poliziotti e militari, trasferiti il giorno precedente sul posto.

La Casa Presidenziale ha comunicato che queste truppe proteggeranno sia le aziende agricole che le comunità, per garantire la tranquillità dei proprietari terrieri e dei contadini.

Ha affermato che gli uomini in uniforme si propongono di disarmare i civili per frenare l’ondata di violenza  e che questa forza rimarrà nella zona appoggiata da procuratori e funzionari statali difensori dei diritti umani.

L’operazione di sicurezza nella regione viene lanciata dopo che domenica pomeriggio nell’azienda agricola “Paso del Aguán” sono morte in uno scontro a fuoco quattro guardie per la sicurezza privata e due contadini.

16 agosto 2011

scritto da Resumen Latinoamericano

fonte: La Radio del Sur

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da
“Honduras: Ya son 14 los muertos desde el domingo por conflicto agrario” traducido para Resumen Latinoamericano por S., pubblicato il 16-08-2011 su [http://www.resumenlatinoamericano.org/index.phpoption=com_content&task=view&id=2916&Itemid=1&lang=es], ultimo accesso 17-08-2011.

http://www.resumenlatinoamericano.org/index.phpoption=com_content&task=view&id=2916&Itemid=1&lang=es

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