Valledupar, la “Guantanamo colombiana” deve chiudere: lo chiede persino il Parlamento


È il primo carcere costruito con la collaborazione dell’Ufficio Federale delle Carceri degli Stati Uniti, nell’ambito del Plan Colombia. L’acqua manca per settimane e quando viene erogata è disponibile per 5 minuti al giorno. Centinaia denunce di torture e maltrattamenti, insufficenze sanitarie e mediche. Da un mese centinaia di detenuti stanno protestando, ieri il Parlamento ha chiesto al Governo la sua chiusura.

Il carcere di media e alta sicurezza di Valledupar (1500 reclusi) si trova in una regione dal clima torrido dove le temperature massime arrivano a 35°. L’acqua viene portata da camion cisterna e distribuita in orari determinati e durante approssimatamente 15 minuti al giorno. L’accesso all’acqua non è garantito nelle docce.

Per un video direttamente dal carcere e con le testimonianze dei detenuti vai qui, presto sarà disponibile sottotitolato in Italiano

A causa di queste gravi condizioni circa “60 detenuti soffrono di infermità gastrointestinali, che si manifestano con diarrea, vomito e coliche, e infezioni della pelle (…) senza che fino a questo momento gli sia stata garantita una dovuta attenzione medica”. Centinaia di detenuti stanno protestando dall’8 maggio per la macanza totale di acqua potabile nella prigione,

I detenuti che hanno manifestato contro la grave situazione sanitaria sono stati puniti, al momento 60 di loro sono stati imprigionati in diverse torri. A partire dal 10 maggio sono state denunciate diverse aggressioni come quelle con “gas lacrimogeni sparati nelle celle durante la notte, oltre a violente percosse con bastoni, pugni e calci”, tra le vittime Osman Polo Carrillo e Jhon Freddy Molina e altri 5 detenuti che risultano feriti dopo un pestaggio dei cui nomi “non [sono] informati fino ad ora”. “Il 15 maggio 2011 uno dei tenenti carcerari avrebbe ordinato la privazione di alimenti ai prigionieri imprigionati in una delle torri del centro penitenziario e avrebbe minacciato di ricorrere alla forza nel caso che non sospendano le proteste”, anche Hernan Rodriguez Diaz, in sciopero della fame da 14 giorni ha sofferto pestaggi, isolamento e incomunicazione ad opera delle guardie carcerarie.

Il 15 giugno il parlamento colombiano ha sottoscritto una lettera da consegnare al Presidente Juan Manuel Santos e al ministro degli interni German Vargas Lleras per la chiusura del carcere, costruito nel 2000 con la collaborazione dell’Ufficio Federale delle Carceri degli Stati Uniti, nell’ambito del Plan Colombia.

Nel testo della lettera si ricorda come lo stesso ministro degli interni ha riconosciuto “la critica realtà che vivono centiania di colombiani, reclusi in condizioni inumane nel carcere di alta e media sicurezza di Valledupar”, ma che non è stata trovata “una soluzione alle molteplici sollecitazioni” dei detenuti che protestano da più di un mese. Sulle condizioni drammatiche di vita all’interno del carcere si legge che “il razionamento dell’acqua (…) si vive da 10 anni, (…) ma ultimamente la situazione è peggiorata”, ma “questo non è l’unico fattore che fa si che questa prigione sia considerata pubblicamente come un “Carcere castigo”. Questo centro di reclusione ha il maggior numero di denuncie per violazione dei diritti umani della popolazione reclusa [690 fino al marzo 2011], come il maggior numero di sentenze di tutela che obbligano l’INPEC ha corregere gli abusi e cessare la violazione dei diritti”.

Fonti
Cámara de Representantes en pleno solicita cierre de cárcel de Valledupar, pubblicato il 19-06-2011 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=130700&titular=c%E1mara-de-representantes-en-pleno-solicita-cierre-de-c%E1rcel-de-valledupar-], ultimo accesso 20-06-2011.
Organización Mundial Contra la Tortura: Carta abierta al Sr. Juan Manuel Santos Calderón, pubblicato il 18-05-2011 su [http://www.comitedesolidaridad.com/index.php?option=com_content&view=article&id=413:organizacion-mundial-contra-la-tortura-carta-abierta-al-sr-juan-manuel-santos-calderon&catid=31:internacionales&Itemid=67], ultimo accesso il 08-06-2011.

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