Battaglia nel carcere venezuelano di El Rodeo, intervengono 3400 militari


Venerdì notte i soldati sono intervenuti per riportare l’ordine nel carcere di Caracas dove qualche giorno prima 21 detenuti e un visitatore erano rimasti uccisi negli scontri interni. Non è stato reso noto il numero dei reclusi morti, due i soldati caduti. Sequestrate numerose armi e droga. Le organizzazioni dei diritti umani denunciano: grave la situazione delle carceri del Paese, i reclusi sono il quadruplo della capienza massima, e solo un quarto di loro sono arrivati alla condanna definitiva.

Il carcere El Rodeo, situato nei dintorni di Caracas, è stato venerdì scorso teatro di una violenta operazione di 3.400 militari (di cui 400 paracadustisti), per riportare l’ordine dopo gli “scontri da bande” che domenica scorsa avevano causato la morte di 21 reclusi e di un visitatore. Il carcere rinchiude 4.700 persone nonostante la sua capienza sia di 750, e al suo interno, come in tutta l’America Latina, dominano gruppi mafiosi e vistose gerarchie tra detenuti alimentate dalla corruzione. Durante l’operazione sono state sequestrati 14 fucili, una mitragliatrice, 63 caricatori di pistole, 8 granate, 45 kg di cocaina, 5.000 cartucce, 12 kg di marihuana, 100 telefoni cellulari e alcuni computers portatili.
Nella battaglia combattuta dai militari contro più di mille detenuti sono morti due soldati e più di venti sono rimasti feriti, il goevrno nasconde il numero dei reclusi morti. Le proteste dei familiari dei detenuti nei dintorni del carcere sono state represse dalla Guardia Nazionale con lancio di lacrimogeni e getti d’acqua. 73 detenuti sono stati trasferiti in un altro carcere.

Le organizzazioni dei diritti umani che compongono il Foro per la Vita hanno denunciato in una conferenza stampa la drammatica situazione delle carceri venezuelane, che imprigionano 49.000 persone a fronte di una capienza di 12.500. Solo un quarto dei reclusi sono alla sentenza definitiva.

Il governo ha accusato i mezzi di comunicazione di esacerbare la situazione nelle carceri, il conduttore televisivo del PSUV Mario Silva ha accusato Humberto Prado dell’Osservatorio Venezuelano sulle Prigioni e le altre ONG di avere “sotto controllo le carceri” e di volere la destabilizzazione totale delle prigioni e di “star preparando un colpo di Stato”.

Fonti
Venezuela: Crisis carcelaria revela el fracaso del gobierno y el falso discurso de la “humanización penitenciaria , pubblicato il 19-06-2011 su [http://www.kaosenlared.net/noticia/venezuela-crisis-carcelaria-revela-fracaso-gobierno-falso-discurso-hum], ultimo accesso 19-06-2011.

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