La Procura ha accusato 15 palmicoltori per una loro presunta responsabilità nel reato di sfollamento attuato con la forza, di invasione di aree di straordinaria importanza ecologica e di associazione a delinquere aggravata.
La Procura ha informato di aver accusato 15 persone del settore della palmicoltura del dipartimento del Chocó di essere presunti responsabili dello sfollamento di centinaia di contadini, con la complicità dei paramilitari.
Il procuratore Héctor Cruz Carvajal, dell’Unità per i Diritti Umani della Procura, ha chiamato in giudizio le 15 persone – detenute da maggio 2010 – per una loro presunta responsabilità nel reato di sfollamento attuato con la forza, di invasione di aree di straordinaria importanza ecologica e di associazione a delinquere aggravata.
Il documento della Procura, di 258 pagine, rende conto del fatto che nel febbraio del 1997 membri dell’Esercito e paramilitari, con una operazione militare chiamata ‘Genesi’, “fecero una incursione violenta” in zone rurali del municipio di Riosucio, dipartimento del Chocó.
Durante l’azione armata, i paramilitari “effettuarono sistematicamente atti ostili contro le comunità afrodiscendenti” o negre.
Il procuratore Cruz ha spiegato che a partire dall’anno 2000 “imprese private, il cui obiettivo è la coltivazione della palma o l’allevamento estensivo (…) si insediarono con l’obiettivo di sviluppare un progetto agroindustriale basato soprattutto sullo sfruttamento della palma da olio.
Allora i rappresentanti delle imprese di palmicoltura, “appoggiandosi a membri delle autodifese (o paramilitari), fecero in modo di dare una parvenza di legalità all’occupazione delle terre” da cui avevano allontanato le comunità negre.
Questi palmicoltori ricorsero all’acquisto di terre dei nativi a “prezzi irrisori mediante documenti falsi”, o alla sottoscrizione di contratti a nome di persone che apparivano morte anni prima. Sulla base di queste frodi, la Procura ha anche stabilito che questi palmicoltori riuscirono “a fare assegnamento su crediti bancari e ad ottenere incentivi statali” come prestiti, anche se non ha determinato la quantità di denaro.
Dopo la decisione della Procura, il caso dei 15 detenuti passa ad un tribunale per la fase del giudizio. Ora gli accusati potrebbero trovarsi di fronte a pene di carcere superiori ai dieci anni.
Tutti i chiamati a giudizio sono detenuti in carceri delle città di Bogotá, Medellín e Montería.
Per questi stessi fatti, altri sei indagati già hanno accettato i capi d’accusa, mentre più di 20 persone sono in attesa di una eventuale accusa.
Gli investigatori non hanno determinato quante persone di quelle comunità afrodiscendenti furono sfollate per opera dei paramilitari.
Secondo gli investigatori, il progetto dei paramilitari era di ampliare i territori su cui avevano il controllo, ma anche di trarre profitto economico da quelle terre, che prima erano state controllate dalle guerriglie.
12 aprile 2011
AP
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da |
“Fiscalía acusa a palmicultores de Chocó por desplazamientos” traducido para Semana por S., pubblicato il 12-04-2011 su [http://www.semana.com/noticias-nacion/fiscalia-acusa-palmicultores-choco-desplazamientos/155018.aspx], ultimo accesso 13-04-2011. |