Qualche giorno fa si è concluso, seguito in diretta televisiva da forse un miliardo di persone, il salvataggio dei 33 minatori cileni rimasti sotto terra per 68 giorni, dopo il crollo della miniera di rame e oro in cui lavoravano.
L’ennesimo incidente minerario ha mostrato ancora una volta come il profitto sia per le imprese più importante della sicurezza dei lavoratori. La miniera San José, sfruttata da quasi 200 anni, è piena di vecchie gallerie e rocce poco stabili. Nel 2004 dopo la morte di un minatore la miniera venne chiusa temporaneamente, nel 2007 la morte di un altro minatore provocò la sua chiusura definitiva su ordine del Servicio Nacional Geológico Minero (SERNAGEOMIN). Ciò nonostante anche questa chiusura durò poco, e nel maggio 2008 la San Esteban ottenne i permessi per riaprire grazie a dei lavori di messa in sicurezza tra i quali una via d’evacauzione d’emergenza attraverso un canale di ventilazione munito di scale, ma il giorno della frana i 33 minatori scopriranno che solo su una parte di questo cunicolo erano state montate le scale e non poterono risalire. Il crollo che li intrappolò per 68 giorni (fino al 13 ottobre) avvenne solo un mese dopo la morte di un altro minatore.1
Ma questa volta l’attenzione dei media è stata catalizzata dall’incidente. E per fortuna, perchè è grazie al risalto dato alle operazioni di salvataggio che esse sono potute andare a buon fine: probabilmente nessuno avrebbe ritenuto un buon affare spendere più di 10 milioni di dollari per salvare 33 anonimi lavoratori. Dobbiamo quindi gioire per come sono andate le cose. Ma al tempo stesso proviamo anche un immenso disgusto, ed abbiamo la conferma di quanto sia marcio questo sistema economico e i suoi mezzi di comunicazione di massa. E sì, perchè il risalto dato all’incidente non è dovuto alla solidarietà per quei 33 lavoratori che stavano rischiando di morire e vivevano una situazione drammatica, e il fatto, il crollo della miniera dovuto a risparmi sulla sicurezza dell’impresa e a negligenze dello Stato, non ha provocato riflessioni collettive su un modello estrattivo che risparmia largamente sul salario e sulle condizioni di lavoro dei minatori e sul rispetto dell’ambiente circostante. Nel 2009 ci sono stati 2631 morti nelle miniere cinesi (quelle più distruttive) e 31 in quelle cilene (dove negli ultimi 10 anni ne sono morti 373),2eppure non ci sono state molte dirette televisive per questi avvenimenti egualmente drammatici.
Il disgusto emerge con la consapevolezza che l’interesse dei media è stato motivato dall’eccezionalità della situazione, che avrebbe potuto benissimo essere la trama di un film di hollywood, e la situazione è stata trattata come se si trattasse di un reality show, senza il rispetto per la vita privata di chi viveva il dramma indugiando su aneddoti e facendo pettegolezzi. E visto che il dramma divenuto spettacolo visto da milioni di persone offriva opportunità pubblicitarie agli squali delle multinazionali, che così spesso risparmiano sulla salute dei loro lavoratori, si sono impegnati a regalare ai 33 i loro prodotti. Ossia, ad usarli gratuitamente per far fare pubblicità ai loro prodotti (tra queste la Apple e la Luxottica)3, più interessati alle foto che li rappresentavano che al salvataggio dei minatori.
E quindi, alla fine, siamo contenti ma sempre più convinti che il loro non è il mondo che vogliamo.
Comitato Carlos Fonseca
1Patricio Guzmán, Mina San José: los resultados del capitalismo salvaje, pubblicato il 16-10-2010 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=114925&titular=mina-san-jos%E9:-los-resultados-del-capitalismo-salvaje-], ultimo accesso 18-10-2010.
2Cina esplosione in miniera, 16 morti, 30 intrappolati, pubblicato il 16-10-2010 su [http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/16/news/cina_miniera-8108834/] ultimo accesso 18-10-2010;
Hugo Guzmán, Han muerto en una década en accidentes 373 mineros, 31 durante el último año, pubblicato il 17-10-2010 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=114925&titular=mina-san-jos%E9:-los-resultados-del-capitalismo-salvaje-] ultimo accesso 19-10-2010.
3Cile: iPod e occhiali da sole Oakley per i minatori salvati, pubblicato il 14-10-2010 su [http://www.unionesarda.it/Articoli/News/199613], ultimo accesso 18-10-2010.
