Repressione, morti e desaparecidos in Honduras


La falsa pace del governo di "Pepe" Lobo: dopo 100 giorni di governo sono sette i giornalisti assassinati,
5.000 poliziotti sono stati dislocati nel basso Aguán contro le
occupazioni delle terre, numerosi militanti della resistenza sono stati desaparecidos
e 17 assassinati, ha concesso una nuova base agli Usa e ha
indebitato lo stato per altri 292 milioni di euro.

 

Nonostante tutto questo il governo spagnolo ha invitato Porfirio Lobo al Vertice UE America latina e Caraibi del prossimo 17 e 18 maggio a Madrid, dopo aver già riconosciuto a febbraio il presidente eletto alle contestate presidenziali di novembre. Ma l’ultimo vertice dei paesi dell’UNASUR (Unione sudamericana) si è concluso con il rifiuto dei suoi paesi membri (tutti i paesi del Sud America, di cui solo Colombia e Perù riconoscono il presidente) di partecipare al vertice di Madrid in caso di presenza di Lobo, che ha quindi rinunciato alla sua prtecipazione.

Dal 20 aprile il Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP) ha iniziato la raccolta delle firme per la convocazione delle elezioni per l’Assemblea Costituente, che furono la causa scatenante del golpe del 28 giugno scorso.

Estratto da: Jesus Garza, La falsa Paz de Lobo in Honduras, [http://www.diagonalperiodico.net/La-falsa-paz-de-Lobo-en-Honduras.html], pubblicato il: 05-05-2010, ultimo accesso: 10-05-2010.
Gonzalo Sánchez, Muerte y represión en Honduras, [http://tercerainformacion.es/spip.php?article15063], pubblicato il: 10-05-2010, ultimo accesso: 12-05-2010.

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