Più di 200 studenti arrestati dopo duri scontri con la polizia nel Michoacán


All’alba dopo più di tre ore di scontri e più per mancanza di armamentario che per altri fattori, i normalisti hanno finito con il fuggire verso la montagna.

Normalisti di Cherán hanno occupato i caselli dell’autostrada per reclamare la libertà degli arrestati. I media riferiscono che una colonna si dirige verso la Normale di Tripetío per riprendere la scuola.

Cronaca degli scontri

Una autentica battaglia è stata quella che hanno sollevato all’alba di lunedì scorso gli agguerriti normalisti della Scuola Normale Rurale “Vasco de Quiroga” di Tiripetío, Distretto di Morelia, contro gli organizzati granatieri della Segreteria per la Sicurezza Pubblica (SSP) che a momenti non sapevano come affrontare la situazione e a momenti si sono visti superati dalle azioni dei giovani.

Gas lacrimogeni, bastonate, pietre e manganelli, razzi e petardi volavano nei cieli della Normale. Per le denuncie delle linee danneggiate, dopo il dispiegamento dell’operazione repressiva, alle 3.00 a.m. sono cominciate le azioni per cercare di recuperare gli autobus bloccati da quasi due settimane.

I cosiddetti “tiris” hanno cercato di opporre resistenza fino a quando hanno avuto le munizioni. I granatieri poco a poco li hanno fatti ripiegare, più con forza e volontà che con una strategia definita.

“Dai caproni! Non gli far fare foto. Non siate finocchi!”. Gridava con un tono di frustrazione uno dei comandanti della polizia alla testa dell’operazione, vedendo che i suoi agenti non potevano avanzare più di tanto.

Alcuni sono stati catturati, ma il grosso del gruppo normalista si trincerava. All’improvviso, l’incursione. I pompieri, che inutilmente cercavano di combattere il fuoco nella fila di autobus bruciati, sono dovuti uscire fuggendo di fronte all’impeto degli studenti. I granatieri, più per orgoglio e amor proprio, si sono riuniti in blocco per far cessare l’assalto che avveniva dietro la scuola.

Continuavano a piovere razzi e petardi, fino a quando hanno raggiunto due granatieri, uno dei quali ferito in modo grave, con bruciature sul viso e sul  torace. Nè i granatieri, per trasportarlo in ambulanza, riuscivano a coordinarsi con i paramedici. Circa tre ore e mezzo è durato lo scontro.

Più per mancanza di armamentario che per altri fattori, i normalisti hanno finito con il fuggire verso la montagna. È incominciata un’altra incursione, ma ora al contrario, granatieri che cercavano di prendere normalisti, che hanno lasciato come testimonianza della loro resistenza almeno 10 autobus incendiati e al momento due membri della repressione riportati come feriti.

Proyecto Ambulante

 

Scontri nelle normali di Tripetío, Cherán e Arteaga

A Tiripetío lo sgombero è avvenuto alle ore quattro e la polizia ha tardato quasi un’ora e mezza a controllare la situazione. Hanno lanciato gas lacrimogeni e si sono aperti la strada con i calci dei fucili. I normalisti hanno lanciato pietre e bombe molotov. Quasi tutti i giovani, tra cui tre donne, hanno riportato colpi sul viso e sul corpo.

Dopo le ore tre, quando i normalisti avevano dichiarato che era stato interrotto il dialogo, loro stessi hanno incendiato l’autobus numero 7809 della linea Parihkuni. Alle ore quattro hanno dato fuoco ad un furgone che si trovava vicino all’entrata principale della scuola. Pochi minuti dopo sono arrivati centinaia di uomini in divisa.

Quando hanno portato fuori i ragazzi dal campo di calcio vicino all’entrata principale, era evidente il pestaggio che avevano fatto. Li hanno gettati al suolo bocca in giù e le mani dietro. Decine di uomini in divisa si riprendevano dai gas lacrimogeni, che con il cambiamento del vento erano tornati indietro. Decine di pattuglie, ambulanze, pompieri e unità di soccorso si trovavano alla periferia del paese, situato a 20 chilometri da Morelia.

A Cherán, secondo il rapporto ufficiale, sono stati arrestati 60 normalisti e recuperati 35 veicoli. Si parla di vari abitanti e poliziotti feriti. Appena alcune ore fa la gente di questo paese purépecha aveva bloccato due autobus di fuori e due camion di grande carico. C’è tensione perché i padri di famiglia sono contrari a come si sono comportati gli uomini in divisa. Di ciò che è avvenuto ad Arteaga si sa poco, è trapelato solo che gli alunni hanno abbandonato la scuola prima della presenza degli elicotteri.

Intanto, l’ex dirigente statale del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (CNTE), Jorge Cázares Torres, ha convocato i suoi compagni maestri per fare uno sciopero a tempo indefinito per richiedere l’assistenza medica per i giovani colpiti, la riapparizione di alcuni scomparsi e la liberazione dei 180 arrestati.

16/10/2012

La Jornada

tratto da La Haine

Foto di Raúl Tinoco

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“Más de 200 estudiantes detenidos tras fuerte enfrentamiento con policía en Michoacánpubblicato il 16-10-2012 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=64631] ultimo accesso 17-10-2012.

 

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