In questi primi quattro mesi dell’anno sono già state ultimate più di 40.000 case popolari, l’obiettivo per il 2012 è 200.000. Intanto la missione Mercal ha raggiunto i 9 anni di attività, provvede alla distribuzione di beni alimentari e di prima necessità alla metà del prezzo di mercato.

Due missioni, ossia piani d’intervento sociale. Una per garantire il diritto alla casa, la Gran Misión Vivienda Venezuela, una per quello all’accesso ai prodotti fondamentali, la Misión Mercal.

La Gran Misión Vivienda (GMVV) è partita nel 2011 dopo aver stimato in 3,7 milioni il numero dei venezuelani senza casa o con un alloggio di fortuna. L’obiettivo è costruire 3 milioni di appartamenti entro il 2019, ne sono già state costruite 188.851. L’obiettivo minimo di quest’anno, 200.000 nuove abitazioni, è ancora lontano, nei primi mesi del 2012 sono stati costruiti 41.863 alloggi, il 30% dal settore privato, il 70% da quello pubblico con la partecipazione delle organizzazioni popolari di base.

A marzo il Presidente Hugo Chavez ha approvato lo stanziamento di 21 miliardi di bolivares (€3,7 mld) per il periodo 2013-2014. Il coordinatore del progetto Rafael Ramirez ha detto che nello stesso periodo “ci saranno 416.729 unità abitative in costruzione.

Il Mercal invece dai tre negozi e due magazzini che nel 2003 hanno distribuito 45.000 tonnellate di alimenti sono arrivati nell’ultimo anno a servire 23 stati con 3,7 milioni di tonnelate di prodotti. La Mercal ha ricevuto anche i complimenti della Fao “per essere uno dei fondamentali strumenti che ha reso il Venezuela all’avanguardia nella lotta alla fame“.

Attraverso le sovvenzioni del Governo (già 7 miliardi di bolivares – €1,2 mld – nel 2012) i prezzi dei prodotti distribuiti vengono ridotti del 50-60% da quelli di mercato. Il Governo ha attivato negli ultimi anni anche altri istituti di distribuzione come PDVAL e i Mercati del Bicentenario che svolgono gli stessi compiti della Mercal.

Per approfondire la missione alimentare del Venezuela leggi Demistificare l’inflazione venezuelana: la scappatoia dell’opposizione.