Almeno 60 persone sono entrate nel locale del collettivo e hanno distrutto tutto al loro passaggio, secondo la denuncia del portavoce di Ágora Popular.

Un gruppo di scontro di destra ha violato e vandalizzato l’ufficio del collettivo progressista Ágora Popular, nel centro della capitale peruviana, ha denunciato il portavoce del gruppo, Raúl Arias.

Nella sua denuncia, il collettivo ha detto che quando si stavano per mettere in marcia a Lima, nell’ambito delle proteste antigovernative che chiedono la rinuncia della presidente Dina Boluarte, sono entrati nel loro locale i rapinatori per rubare e vandalizzare.

In varie trasmissioni che hanno realizzato nelle reti sociali i membri dell’organizzazione hanno detto che i responsabili dell’attacco, registrato questo sabato mattina, sono le autorità nazionali e municipali.

Il collettivo è stato una delle organizzazioni più attive a Lima durante le manifestazioni che sono reiniziate questo mese di gennaio contro il Governo, il Congresso, con la richiesta di nuove elezioni.

Hanno ripudiato la gestione delle autorità giudiziarie peruviane che non hanno preso in considerazione la loro denuncia quando il loro locale è stato saccheggiato.

Hanno criticato la negligenza della polizia quando è stato chiesto il suo intervento durante l’assalto e dopo che vari rapinatori erano all’interno del locale, ma non ha agito in nessun momento.

Al contrario, hanno incominciato a lanciare gas lacrimogeni contro la gente che si trovava fuori del locale che non aveva partecipato all’assalto.

Hanno denunciato che il Governo civico-militare vuole eliminare ogni forza d’opposizione e le organizzazioni indipendenti che resistono.

Nelle sue reti sociali, Ágora ha dichiarato: “Degli scagnozzi entrano nel locale di Ágora Popular e cacciano il suo presidente, Leornardo Castañeda, con tutti i gruppi stampa e di diffusione politica.

Nonostante ciò, il collettivo ha dichiarato che continuerà nella lotta nonostante le ostilità contro di esso, e che non rinunceranno all’attivismo sociale a favore dei meno abbienti e la prepotenza governativa.

15 gennaio 2023

Resumen Latinoamericano