Cile: Senza cambiamenti, i carabinieri hanno represso brutalmente i manifestanti di Plaza Dignidad


Gabriel Muñoz

La protesta, che chiedeva anche la libertà dei prigionieri politici, si è trasformata nel primo grave atto di repressione statale del nuovo Governo Boric.

Il brutale comportamento dei Carabinieri si è diretto contro la manifestazione che abitualmente si realizza di venerdì nella zona di Plaza Dignidad (ex Plaza Italia) da quando è scoppiata la ribellione popolare nell’ottobre del 2019. La protesta ha riunito manifestanti e organizzazioni dei diritti umani che continuano a lottare tra le altre cose per la libertà delle persone prigioniere nell’ambito della ribellione.

In questa giornata si sono di nuovo riuniti i manifestanti per la libertà dei prigionieri politici e gli studenti secondari che chiedono un’educazione sessuale integrale nelle scuole e nei licei. La risposta dei Carabinieri è stata la stessa di sempre: brutalità poliziesca e lesioni gravi contro i manifestanti. Si è così trasformata nel primo atto di grave repressione statale del nuovo Governo di Gabriel Boric.

La manifestazione si svolgeva in modo pacifico quando i Carabinieri hanno fatto violentemente irruzione con i loro carri una volta che i manifestanti avevano cominciato a riunirsi nella carreggiata  dell’Alameda. Come risultato dell’azione di polizia due persone sono state arrestate e una di loro ferita alla testa dopo essere stata spinta a terra dal personale di polizia. Un video mostra chiaramente come un picchetto dei Carabinieri ha affrontato con violenza una persona facendogli sbattere fortemente la testa al suolo.

Il ripudio dell’azione della polizia cilena si è ascoltato anche dentro la stessa coalizione di Governo. Claudia Pascual, senatrice del Partito Comunista, ha affermato: “il comportamento dei Carabinieri non cambia (…) il nostro governo deve esigere un cambio dei protocolli di comportamento dei Carabinieri”. Anche Emilia Schneider, deputata del Partito Comunes, ha dichiarato che “il comportamento violento e smisurato dei Carabinieri persiste” facendo appello ad una “profonda trasformazione delle polizie”. Anche Lorena Pizarro, deputata del Partito Comunista, ha ripudiato la repressione insistendo sul fatto che si deve progredire nei “protocolli dei Diritti Umani e nei trattati internazionali, così come nel diritto di riunione”.

Nonostante le dichiarazioni di ripudio, la politica dello splendido Governo di Gabriel Boric è di rafforzamento dell’autorità dello stato e delle sue forze repressive. Così lo ha dichiarato lo stesso presidente in un’intervista all’emittente di Ibero Americana Radio Chile, dove ha detto che “quello di Plaza Italia è diventato molto simbolico, queste attività delittuose che si realizzano di venerdì, questo non posso continuare a permetterlo”. È stato anche rilevante che abbia fatto riferimento a Plaza Italia, e non a Plaza Dignidad, come è stata battezzata dopo la ribellione popolare dell’ottobre del 2019.

Nella stessa intervista, il presidente Boric ha riconosciuto di lavorare insieme alla massima autorità dei Carabinieri per aumentare la dotazione e le risorse di polizia alle popolazioni, come risposta alla questione della “insicurezza”. Il nuovo presidente fa propria l’agenda della destra e una versione edulcorata del suo programma di rafforzamento delle forze repressive.

19 marzo 2022

desde abajo

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Gabriel MuñozSin cambios: Carabineros reprimió brutalmente a los manifestantes de Plaza Dignidad” pubblicato il 19-03-2022 in desde abajo, su [https://www.desdeabajo.info/mundo/item/44821-sin-cambios-carabineros-reprimio-brutalmente-a-los-manifestantes-de-plaza-dignidad.html] ultimo accesso 21-03-2022.

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