Comunità Wenteche in resistenza fanno appello all’unità dei diversi Territori o Identità Mapuche


COMUNICATO PUBBLICO

Marri marri, Kom pu Che. In vista di quello che sta avvenendo nel nostro Wallmapu, nel nostro territorio Wenteche e nella discussione politica del governo cileno a seguito dei Processi di Recupero che si stanno portando a termine in modo “MASSICCIO E LEGITTIMO”, considerando anche che alcune comunità sono nuove nel processo di Recupero Territoriale: noi Comunità Wenteche del Comune di Lautaro e i suoi dintorni, comunichiamo al nostro Popolo Mapuche quanto segue:

Kiñe: Inviamo un fraterno, solidale e orgoglioso saluto a tutte le Comunità Mobilitate attualmente in diversi comuni, a Pu Lonko, Pu Filew, Pu Werken, alle loro autorità tradizionali, ai dirigenti e a coloro che accompagnano questi processi, per il coraggio di sollevare lo sguardo e far fronte ad un così lungo tempo di abusi e ingiustizie. Kizulelaiñ ta inchiñ, non siamo soli ed è nostro il Ngellipun, perciò, le incitiamo a continuare nel cammino della ricostruzione del nostro Popolo Nazione Mapuche.

Epu: Facciamo un umile appello alla “UNITÀ o ALLEANZA INTERNA delle comunità” nei loro stessi territori. Per generare una “Politica Mapuche Locale” dove si discutano le ragioni, le forme e gli accordi del RECUPERO TERRITORIALE, pensando strategie per mantenere nel tempo il processo. In questo modo, giungeremo ad una “azione coordinata e congiunta” dei recuperi delle EX-TENUTE da controllare a livello di: Lof, comunità e Territorio.

Pensiamo che i processi debbano andare avanti nel tempo per un RECUPERO PRODUTTIVO, dove si possa pascolare, seminare e avvalersi del legname delle piantagioni di pini ed eucalipti. CURANDO il bosco nativo, pu winkul, le acque e la vita selvatica.

Kvla: Chiediamo di dare inizio alla “UNITÀ o ALLEANZA dei vari Territori o Identità Mapuche” che formano il Nostro Popolo.

Come anche, alla “INTESA su argomenti minimi tra le varie espressioni politiche del Movimento Mapuche”, con lo scopo di creare una PROPRIA DOMANDA POLITICA COMUNE con identità e senza meschinità, che risponda in modo efficiente alle richieste, al coordinamento e difesa della nostra gente.

Speriamo che questo scenario permetta di generare un “ACCORDO” tra Pu Mapuche per, e alla fine se, fosse il caso, cercare un’intesa con lo stato cileno con un’uguaglianza di condizioni. Tutto dentro ad una “ATMOSFERA OSTILE e di INSICUREZZA” che loro (gli impresari, privati e politici con le loro Forze Armate e dell’ORDINE), desiderano generare nel nostro territorio per agire in modo REPRESSIVO e MILITARMENTE.

Di fronte a questo, facciamo un appello ad INFORMARE, DENUNCIARE e DIFFONDERE nelle reti sociali o in altri media, qualsiasi PRESENZA MILITARE, MOVIMENTI DELLA POLIZIA o CAROVANE DI CIVILI ARMATI (APRA) nei sentieri interni e nelle strade; dentro o vicino ai luoghi in cui si mantengono i recuperi territoriali e che significhino un PERICOLO per la nostra gente e le loro famiglie.

Meli: È importante che si possano “le Comunità COORDINARE IN MODO SOLIDALE” perché il nemico possiede risorse economiche, armi e leggi a propria misura, per in qualche modo snaturare, annullare, intimorire o distruggere i nostri LEGITTIMI Processi di Recupero.

Per questo, si invita a mantenere specialmente tra di noi, dirigenti, gruppi ed espressioni politiche mapuche, un’atmosfera di rispetto, di solidarietà e a non cadere nello sporco gioco dell’opportunistica politica winka. Che ci sia volontà di COMUNICAZIONE tra pu Lof e di aver cura l’uno dell’altro.

Si fa un APPELLO GENERALE alle nostre Autorità Tradizionali e alle Comunità a “MOBILITARSI” e a comprendere il tempo in cui stiamo, evitando lo scontro interno o con processi in marcia, considerando che la lotta è contro lo stato cileno e questa deve essere strategica.

Kechu: Invitiamo il Governo Regionale e Nazionale, in particolare, i SINDACI, MINISTRI e SEBASTIÁN PIÑERA a desistere da generare un’ATMOSFERA RAZZISTA ANTIMAPUCHE nella popolazione e nella società civile, a non cercare una soluzione attraverso le ARMI se quello che desiderano è una PACE duratura nel Territorio Mapuche, l’attuale posizione del Governo non aiuta per niente.

Di fronte a questo, devono considerare di RESTITUIRE TUTTI i terreni IN RECUPERO senza eccezione alcuna a tutte le comunità mobilitate nei vari municipi del Wallmapu. Il loro razzismo, odio, alterigia e il lavoro congiunto delle Forze Armate e della polizia non ci intimoriscono, ci giustificano.

Kayu: Sappiamo che il governo e i latifondisti non cercheranno di negoziare i terreni o di avere la pace, al contrario, faranno leggi per REPRIMERE invece di dare una qualche soluzione che serva alle Comunità, è per questo che dobbiamo mantenerci UNITI, creare ALLEANZE e cercare soprattutto tra di noi qualche alternativa a questo.

Pensiamo che sia anche necessario che la Popolazione Regionale e Nazionale si informi e non cada nel gioco comunicativo che si cercherà di fare CONTRO le Comunità Mapuche Mobilitate, tanto per il razzismo come per i meschini interessi dei latifondisti APRA.

Chiariamo quanto segue; le Ex-tenute in Recupero non producono alimenti per la regione, esportano quanto prodotto. Si tratta di gruppi economici riuniti nella SOFO e anche nell’APRA, con una quantità di posti di lavoro che sono minimi, con bassi stipendi e dove ci sono abusi lavorativi e maltrattamenti, tutto a scapito delle condizioni di povertà nelle nostre comunità, passeggiano con le loro ricchezze lasciandoci la polvere delle strade.

D’altra parte, ricordiamo che le INSTALLAZIONI di queste tenute, come i capannoni, servirono anche come “CENTRI DI TORTURE” della nostra gente ai tempi della DITTATURA MILITARE, da lì il linguaggio aggressivo di questa marcia e pericolosa organizzazione winka APRA di cui fanno parte Ugarte, Gutiérrez, Herdener, García, Podlech, Becker, Taladriz, Paulsen e altri in diversi comuni del Wallmapu, che dicono di essere padroni delle nostre terre rubate una volta con la violenza.

Regle: Denunciamo attraverso questo media che le IMPRESE E I LATIFONDI stanno sovrasfruttando i boschi nativi, i fiumi, le fonti d’acqua sotterranea, i laghi e stanno attentando alla vita naturale che in questi spazi coesistono, così, stiamo rimanendo senza acqua, sia le Comunità Mapuche come i contadini poveri. Allo stesso modo, si stanno installando le IMPRESE IMMOBILIARI in territorio mapuche e l’INDUSTRIA FORESTALE lontane dall’andarsene, segna ancor più la loro presenza piantando ed estraendo legname, presto giungeranno LE IMPRESE MINERARIE lasciando solo più povertà, siccità e rovina per la nostra gente. A tutto questo, ci opponiamo.

Quello che sta avvenendo e la forza con cui più comunità si uniscono al processo di recupero territoriale, ci incoraggia a continuare ad andare avanti. Kom pu che, facciamo un appello a MANTENERE I RECUPERI TERRITORIALI e a pensare ad un futuro migliore con AUTONOMIA E GUARDANDO L’ORIZZONTE DELLA LIBERAZIONE NAZIONALE MAPUCHE!

Petu mongeleiñ pu Mapuche!, Inkayaiñ taiñ mapu! Libertà per i PPM (Prigionieri Politici Mapuche)!

Salutano, le Comunità Wenteche in Resistenza di Lautaro.

Febbraio, ñi Walüng Kuyen, Wenteche Mapu mew, 2021.

Comunità:

1) Juan Santos Quilapan

2) Newenko Mapu

3) José Hernández

4) Santos Lopes Lican

5) Manuel Chavarria

6) Juan Curaqueo 2

7) José Huenchual 2

8 ) Gringo Huenumán

9) Manuel Curaqueo

10) Juanilla Viuda de Millaqueo

11) Juan Catripay

12) Juan Huilipan Mahuida

13) Traipe Cheuquel

14) Santos Curilao

15) Huinca Railao

16) José Ángel Epueque

17) Antonio Millalen

18) Lof Muko

25/02/2021

Mapuexpress

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Comunidades Wenteche en resistencia llaman a la unidad de los distintos Territorios o Identidades Mapuche” pubblicato il 25/02/2021 in Mapuexpress, su [https://www.mapuexpress.org/2021/02/25/comunicado-comunidades-wenteche-en-resistencia/] ultimo accesso 17-03-2021.

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