Secondo il rapporto dell’Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile, i contagi si sono estesi a 93 differenti popoli originari.

Il Brasile registra 240 morti di indigeni per il coronavirus e 2.523 contagiati, secondo le cifre fornite dall’Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile (Apib).

L’organizzazione segnala la sottostima dei casi che c’è come risultato della mancanza di assistenza sanitaria in molte comunità. È evidente, inoltre, l’assenza di test di Covid-19, tra gli altri fattori che attentano contro i popoli originari di fronte alla pandemia.

Nel paese sudamericano vive un totale di 305 popoli originari riconosciuti ufficialmente. Nell’Amazonia, si concentra la maggioranza di questi indigeni in isolamento volontario, secondo le cifre di Survival International.

“In tutto il paese i professionisti della Salute stanno affrontando una enorme precarietà, ma specialmente nell’Amazonia e, ancor di più, nelle aree rurali. Molti villaggi indigeni non hanno neppure l’assistenza di un gruppo sanitario, fatto che rende difficile avere un controllo dei contagiati”, afferma Angela Amanakwa Kaxuyana, membro del Coordinamento delle Organizzazioni Indigene dell’Amazonia Brasiliana (Coiab) e membro del popolo Kahyana, che vive nel municipio di Oriximiná, stato del Pará.

Articulação dos Povos Indígenas do Brasil – APIB | 07/06/2020. Resumo de casos registrados pelo Comitê Nacional pela Vida e Memória Indígena.#Covid19 #PovosIndígenas pic.twitter.com/nFxhpnZetd

— Sonia Guajajara (@GuajajaraSonia) June 8, 2020

Ha segnalato che gli indigeni sanno per esperienza che vivere in armonia con la natura è una garanzia per proteggere la salute. Ha anche messo in allerta sul rischio di propagazione di certe malattie provenienti dal mondo animale se i suoi habitat vengono deforestati.

Allo stesso tempo, la Coiab ha lanciato una campagna internazionale di raccolta di fondi per consegnare ai popoli indigeni alimenti, prodotti di igiene e risorse destinate all’acquisizione di attrezzature di protezione e materiale sanitario per i professionisti della salute.

10 giugno 2020

TeleSUR