Brasile: In mezzo ad una ondata di violenza, Bolsonaro mantiene un vantaggio su Haddad


Secondo Datafolha, ambedue assorbono i voti degli altri candidati in proporzioni uguali.

Dall’Istituto sono stati intervistati 3.235 elettori, in 227 municipi brasiliani.

Il primo sondaggio delle intenzioni di voto al secondo turno realizzato dall’Istituto Datafolha mostra che il candidato Jair Bolsonaro (PSL) ha il 58% delle intenzioni di voto, a fronte del 42% del candidato petista, Fernando Haddad.

Il risultato del sondaggio dello scenario del secondo turno è stato divulgato alla fine del pomeriggio di mercoledì (10). Il sondaggio è stato realizzato questo stesso mercoledì, ed ha un margine di errore di 2 punti in più o meno.

La regione Nordest è l’unica dove il Deputato Federale del PSL perderebbe contro Haddad, dove il petista ha il 52% dei voti totali, contro il 32% del capitano protestante. Bolsonaro ha vinto con ampiezza nella regione più popolosa del paese, il Sudest, con il 55% delle intenzioni di voto. Il suo miglior risultato, nonostante ciò, è nella regione Sud, con il 60% delle intenzioni di voto contro il 26% del petista.

La tendenza che l’elettorato di Bolsonaro è più maschile si conferma anche al secondo turno. Il militare della riserva ha l’intenzione di voto del 42% delle donne, e del 57% dei votanti maschi. Riguardo al voto per Haddad, l’equazione è invertita: il petista ha il 39% delle intenzioni di voto tra le donne, e il 33% dell’elettorato maschile.

Il calcolo dei voti validi realizzato dall’Istituto esclude dal campione i voti bianchi, i nulli e gli elettori che si dichiarano indecisi, la medesima procedura utilizzata dalla Giustizia Elettorale nella divulgazione dei risultati ufficiali dell’elezione.

Nelle percentuali dei voti totali, i risultati mostrano l’intenzione di voto del 49% degli elettori a Bolsonaro, il 36% ad Haddad, oltre dell’8% di intenzione di voti bianchi e nulli. Il 6% degli intervistati non hanno saputo rispondere chi voteranno.

Datafolha ha anche rilevato l’importanza del sostegno, secondo i votanti, dei presindenziabili che hanno disputato al primo turno. Relativamente a Marina Silva (Red), il suo sostegno ad uno dei due candidati potrebbe comportare che l’11% degli intervistati decida il proprio voto. Nel caso di Ciro Gomes (PDT), il sostegno del candidato sarebbe importante per la decisione del 21% dei votanti, mente il 46% di coloro che sono stati ascoltati hanno affermato che Ciro dovrebbe appoggiare Haddad al secondo turno.

In quanto a Geraldo Alckmin (PSDB), il suo sostegno nell’elezione del secondo turno sarebbe importante per appena il 14% degli intervistati, e il 46% di loro credono che il tucano (simbolo del PSDB) dovrebbe appoggiare Bolsonaro.

Datafolha ha anche chiesto ai votanti sul momento in cui è stato deciso il voto. Il 63% ha affermato che hanno deciso il voto per il presidente almeno un mese prima delle elezioni, il 10% ha detto di aver scelto il proprio candidato 15 giorni prima e l’8% ha affermato che la decisione è stata presa solo una settimana prima. Per il 6% dei votanti il voto è stato deciso alla vigilia del primo turno, e il 12% dell’elettorato ha deciso solo il giorno delle votazioni.

Sono 3.235 elettori intervistati, in 227 municipi brasiliani. Il sondaggio è stato registrato nel TSE con il numero BR-00214/2018, ed ha un livello di attendibilità del 95%.

Brasil de Fato

10 ottobre 2018

tratto da Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Brasil. En medio de la ola de violencia, Bolsonaro mantiene ventaja sobre Haddad” pubblicato il 10/10/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/10/10/brasil-en-medio-de-la-ola-de-violencia-bolsonaro-mantiene-ventaja-sobre-haddad/] ultimo accesso 11-10-2018.

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