Energiche proteste degli abitanti per reclamare diritti alle compagnie petrolifere.
L’Unione Sindacale Operaia dell’Industria del Petrolio (USO) esprime le sue più energiche proteste per l’arresto di 4 donne e 3 uomini, dirigenti sociali, da parte della Procura Generale della Nazione.
Nel maggio del 2016, luglio del 2017 e febbraio del 2018 le comunità di Acacias e Castilla la Nueva (Meta) fecero delle manifestazioni per chiedere a Ecopetrol di contrattare mano d’opera nell’area, poiché rivelavano che mentre nella regione c’erano alti indici di disoccupazione l’impresa petrolifera impiegava mano d’opera di altre regioni del paese e perfino straniera; denunciavano anche gli inadempimenti di Ecopetrol negli investimenti sociali precedentemente concordati con le comunità.
Come è costume di impresari e governanti, invece di dialogare per trovare soluzioni, gli scagliano contro le forze dell’Esmad, che commettono ogni tipo di soprusi in case, in proprietà agricole e contro moto e veicoli della comunità, facendo decine di feriti.
Il 10 settembre scorso è stata catturata dalla polizia la dirigente comunitaria Sandra Patricia Ruiz Riaño, di cui la polizia dice: “ha iniziato la sua azione delinquenziale con l’essere presidente della Giunta di Azione Comunale della frazione del Municipio di Acacias”, non sappiamo quando è diventato delitto presiedere un’organizzazione comunitaria; sono stati arrestati anche il dirigente dei cittadini e dei tavoli di concertazione del lavoro, Flaminio Mendoza, e anche Jorge Hugo Sarmiento, José Fernando Barbosa Corredor, Doris Sánchez Sánchez, Gustavo Carrión, Nidia Janeth Martínez e Jessica Hernández Quevedo.
Secondo la procuratrice, gli arrestati fanno parte di “una banda criminale” che deve rispondere dei delitti di associazione a delinquere, tentato omicidio aggravato, terrorismo, violenza contro pubblico ufficiale, coazione illegale, danno a bene altrui, violazione della libertà di lavoro, ostruzione di strade pubbliche colpendo l’ordine pubblico, fabbricazione, traffico, porto o possesso di armi da fuoco e munizioni, con cui si sovraddimensionano intenzionalmente i fatti allo scopo di castigare eccessivamente l’antagonismo sociale.
Come si può osservare c’è un’evidente sproporzione negli addebiti che gli si imputano, oltre al fatto che questa è una procura discutibile, ogni volta obbedisce ad una struttura creata attraverso un accordo con l’Ecopetrol, chiamata EDA, “Struttura di sostegno degli idrocarburi”, che funziona nei battaglioni militari e che realizza indagini private, al servizio dell’impresa petrolifera, che colpisce arbitrariamente le comunità di fronte alle loro proteste; fatto che costituisce uno sproposito giudiziario.
L’USO esige che il Procuratore Martínez Neira metta fine a questo sistema di giustizia-spettacolo, che ha un aperto carattere classista, mentre delinquenti di primo piano dal colletto bianco, che dovrebbero essere detenuti, sono designati a ministeri, ambasciate e organismi internazionali, e per distrarre da queste realtà, mettono sotto processo la protesta sociale in una specie di scherno pubblico e di passaggio creare un clima di terrore nel paese.
Prensa USO
14-09-2018
Rebelión
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Protestas enérgicas de habitantes para reclamar derechos a las compañias petroleras” pubblicato il 14/09/2018 in Rebelión, su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=246478] ultimo accesso 14-09-2018. |