Redazione Desinformémonos

Città del Messico / I maestri della Sezione 22 del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (CNTE) ha effettuato un’affollata manifestazione a Oaxaca per commemorare e chiedere giustizia a due anni dai violenti fatti di Nochixtlán, nei quali il governo commise un “crimine di stato” utilizzando la polizia federale e la gendarmeria per disperdere una protesta del sindacato dei maestri contro la riforma dell’educazione.

Durante la protesta dello scorso 19 giugno è stato fatto l’appello delle otto persone morte del violento sgombero dei maestri, così come è stata portata un’offerta floreale al monumento ai caduti, ed è stata offerta una messa ed effettuata una riunione.

I maestri del CNTE sono stati accompagnati dal Comitato delle Vittime per la Giustizia e la Verità 19 Giugno (COVIC) e hanno dichiarato “al governo assassino che il conto è aperto #JusticiaNochixtlan”. “Questo corteo è un’altra dimostrazione della forza che ha il sindacato dei maestri e il popolo”, hanno aggiunto.

Anche i docenti delle Sezioni 7 del Chiapas e 14 del Guerrero hanno accompagnato la protesta e insieme alla Sezione 22 hanno riaffermato che continueranno con la richiesta di un rapporto veridico su quanto successo a Nochixtlán il 19 giugno 2016.

“Il popolo sta ricordando quel massacro. Due anni fa su questa strada pretesero silenziare le voci. Oggi le famiglie che non vedono tornare più il proprio figlio, il fratello, il papà, per disgrazia, a due anni da quel 19 giugno 2016, da quel massacro, oggi non c’è giustizia”, ha dichiarato il CNTE.

La repressione contro i maestri che due anni fa protestavano a Nochixtlán per la cancellazione della riforma dell’educazione ha lasciato, durante l’amministrazione dell’allora governatore Gabino Cué, un saldo di otto morti e più di 140 feriti.

Foto: @Coordinadora1DM

20 giugno 2018

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