Si è trattato della quarta manifestazione convocata dal collettivo femminista che è stata replicata in tutti i centri urbani del paese. Nelle vicinanze di Plaza de Mayo si sono riunite decine di migliaia persone. La parola d’ordine è “aborto legale ora”.
Il collettivo #NiUnaMenos ha effettuato un nuovo corteo per chiedere “aborto legale ora!” in tutto il paese, che a Buenos Aires ha avuto il suo punto d’incontro a Piazza dei due Congressi. È stata fatta anche un’altra manifestazione con il motto “Vive, libere e svestite ci vogliamo”, che è passata per la zona della Banca Centrale e che è stata fatta per protestare per la richiesta di aiuto al FMI. La mobilitazione si è tinta di fazzoletti verdi, il simbolo della lotta femminista per l’approvazione dell’aborto legale, sicuro e gratuito, che si dibatterà alla Camera dei Deputati fra meno di una settimana, il prossimo 13.
In questo contesto, delle donne che fanno parte dell’Assemblea Femminista di La Plata, Berisso e Ensenada si sono riunite questa domenica nella Piazza San Martín della capitale bonaerense per dibattere e progettare la manifestazione di questo lunedì, alle 17.00, convocata dal collettivo #NiUnaMenos per “rendere visibile ciò che succede a livello locale e provinciale” riguardo alle politiche di genere.
“Abbiamo una grande quantità di cose da dibattere perché in questa democrazia così rachitica ci sono molti debiti pendenti”, ha dichiarato Flavia Delmas, segretaria di genere della Facoltà di Giornalismo dell’Università Nazionale di La Plata e itinerante del Fronte delle Donne.
Da parte sua, Ana Negrete, del Fronte delle Donne di La Plata, ha denunciato persecuzioni e licenziamenti sulla Linea 144, dedicata al sostegno delle vittime di violenza di genere, e ha aggiunto: “Sono passati 10 mesi dalla scomparsa di Johana Ramallo e sta per iniziare il processo per il caso di Emilia Uscamayta Curi, che morì per negligenza dello stato locale”.
A Rosario, migliaia di donne hanno partecipato ad una massiccia manifestazione per rifiutare la violenza machista e per l’aborto legale, sicuro e gratuito, che si è espressa con un “pañuelazo” (uso di fazzoletti, ndt). In una giornata fredda ma soleggiata, hanno letto un documento chiedendo allo stato “tutte le risorse necessarie per portare avanti e monitorare il piano nazionale per la prevenzione, l’assistenza e lo sradicamento della violenza contro le donne (Ley 26485)”.
Lo stato “non può limitarsi a raccogliere i nostri corpi senza vita e imporre pene ai femminicidi. Il diritto penale giunge tardi, per questo urge che ci sia volontà politica per prevenire la violenza machista”, hanno affermato chiedendo “politiche di prevenzione” e anche “la definitiva separazione tra la Chiesa e lo Stato”.
Da ultimo, le manifestanti hanno chiesto ai mezzi di comunicazione di smettere, riportando questi casi, di “rivittimizzare e di esercitare violenza simbolica sulle bambine e sulle donne assassinate o scomparse”.
4 giugno 2018
Tiempo Argentino
Foto Resumen Latinoamericano
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina: Otra vez al grito de “Ni Una Menos” una multitudinaria movilización marchó hacia el Congreso” pubblicato il 04-06-2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/06/04/argentina-otra-vez-al-grito-de-ni-una-menos-una-multitudinaria-movilizacion-marcho-hacia-el-congreso-fotos-i/] ultimo accesso 05-06-2018. |