Le proteste sono iniziate in modo pacifico, nonostante ciò, fin dai primi giorni del mese di agosto l’intervento delle forze pubbliche è sfociato nella repressione.
Lo sciopero dei minatori a Segovia e Remedios, dipartimento dell’Antioquia (nordest della Colombia), raggiunge i 33 giorni. Questo settore denuncia che le sue richieste non sono state ascoltate e che lo stato mantiene la repressione e la criminalizzazione della sua protesta.
Allo stesso tempo, i minatori rifiutano le politiche portate avanti dal Governo che favoriscono le grandi imprese minerarie a scapito dell’attività mineraria artigianale o ancestrale.
Lunedì, il presidente del Tavolo Minerario di Remedios e Segovia, Eliober Castañeda, ha affermato che “non fermeremo la manifestazione fino a quando non avremo la garanzia che in futuro il Governo non verrà a sterminare tutta la nostra catena produttiva”.
Le proteste sono iniziate in modo pacifico, nonostante ciò, fin dai primi giorni del mese di agosto l’intervento delle forze pubbliche è sfociato nella repressione, principalmente da parte dello Squadrone Mobile Antisommossa (ESMAD), che ha tolto la vita a tre persone e ha fatto decine di feriti.
Secondo l’Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), l’accesso agli alimenti e alla mobilità di circa 5.500 famiglie è stato colpito durante lo sciopero.
“Almeno 5.500 famiglie (22.000 persone) appartenenti a comunità indigene, afrocolombiane e contadine della zona rurale ed urbana presentano restrizioni all’accesso ad alimenti, beni, servizi e mobilità come risultato degli scontri tra i minatori artigianali (manifestanti) e la forza pubblica”, ha precisato.
22 agosto 2017
Foto: @360RadioCo
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia: Continúa paro de mineros en Remedios y Segovia” pubblicato il 22-08-2017 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2017/08/22/colombia-continua-paro-de-mineros-en-remedios-y-segovia/] ultimo accesso 24-08-2017. |