Caracas 8 luglio. Nella cuore della zona residenziale de El Paraíso, conosciuta come “Los Verdes”, un manipolo di energumeni ha spogliato, legato a un palo della luce e linciato una persona. L’ultradestra l’avrebbe identificato come un simpatizzante del governo, cioè un esecrabile “chavista”. Per tale imperdonabile delitto, è stato umiliato, messo alla gogna e ferito. Fortunatamente, una pattuglia della polizia l’ha messo in salvo.
Non occultano nulla, si esibiscono davanti alle telecamere, addirittura sono loro stessi a inserire i video nelle reti sociali. La cultura identitaria degli energumeni affonda le radici nel Sudafrica degli afrikaners e dell’apartheid, e nel razziste del Klu Klux Klan del profondo sud degli Stati Uniti.
Fa rabbrividire il silenzio complice del fronte della destra in cravatta e l’omertà internazionale che persiste nell’apologia di questi “sinceri democratici”, narrando una inesistente epopea di combattenti in lotta epica contro la “dittatura di Maduro”. Dov’è Amnesty International, le ONG, i professionisti dei diritti umani? Conclusione: i diritti umani non sono uguali per tutti.
11 luglio 2017
Selvas
“Caracas: Spogliato, legato e linciato dagli estremisti razzisti che l’occidente difende come sinceri democratici” pubblicato il 11-07-2017 in Selvas, su [http://selvasorg.blogspot.it/2017/07/caracas-spogliato-legato-e-linciato.html] ultimo accesso 12-07-2017. |