L’informazione si basa su registri delle forze armate honduregne e su documenti giudiziari ai quali ha avuto accesso la giornalista Nina Lakhani, che ha pubblicato un articolo sul quotidiano inglese The Guardian di martedì 28 febbraio.
Secondo queste fonti, il maggiore Mariano Díaz Chávez e il tenente in pensione Douglas Giovanny Bustillo ricevettero nel 1997 un addestramento nella tristemente celebre Scuola delle Americhe, che per decenni formò le forze militari latinoamericane nella Zona del Canale di Panama e che dal 1984 è situata a Fort Benning, Georgia, con il nome di Istituto dell’Emisfero Occidentale per la Cooperazione sulla Sicurezza.
Nel 2005 Díaz fu addestrato, inoltre, nell’Accademia Interamericana della Forza Aerea (IAAFA, con la sua sigla in inglese). Fino al 1989 l’IAAFA era situata a Panama, successivamente nella Base Aerea Homestead (Florica) fino a quando fu distrutta dall’Uragano Andrés, per approdare alla fine nella Base Aerea Lackland, in Texas, dall’inizio del 1993. Lì fu dove, nel 2005, Mariano Díaz frequentò un corso di “contro-terrorismo”.
Accusati come organizzatori del crimine, ambedue i militari sono stati arrestati a maggio del 2016, insieme a Sergio Ramón Rodríguez ed Edilson Antonio Duarte. Quest’ultimo è identificato come l’autore degli spari contro Berta Cáceres, nell’attentato che le costò la vita il 2 marzo di quell’anno.
Duarte, che da tempo si dedicava a lavori di sicariato, ha dichiarato di essere stato contrattato da Sergio Rodríguez, dirigente del progetto idroelettrico Agua Zarca, portato avanti dall’impresa Desarrollos Energéticos SA (DESA). Questa compagnia è diretta a sua volta da Roberto David Castillo Mejía, un altro ex ufficiale dell’intelligence delle Forze Armate.
Berta Cáceres, come dirigente del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras (COPINH), promuoveva la lotta contro l’Agua Zarca, denunciando l’impatto che avrebbe avuto sul fiume Gualcarque e sulle comunità lenca della zona.
Il tenente Bustillo, ritiratosi dalle Forze Armate nel 2008, era il capo della sicurezza della DESA ed è colui che insieme a Díaz ha pianificato l’assassinio. Dal suo ruolo nell’impresa, Bustillo aveva ripetutamente tormentato Berta Cáceres, che in un servizio del 2013 aveva già denunciato i tentativi di bustarelle e minacce. “(Rodríguez) mi offrì delle bustarelle, a me e al COPINH”, dichiarò. “Siccome questo non funziona, vengono tutte le accuse che già si conoscono e le minacce di morte. Nel mio telefono ho anche dei messaggi del capo della sicurezza dell’impresa (Bustillo), dove ci sono anche molestie sessuali”, aveva dichiarato Berta, intervistata dal giornalista Dick Emmanuelson.
Le “forze speciali”
Oltre a Díaz e Bustillo, all’operazione ha partecipato Henry Javier Hernández, un franco tiratore ritirato che sotto il comando di Díaz lavorò nel 15° Battaglione, una delle due unità delle forze speciali dell’esercito honduregno, formate e addestrate dagli USA nel decennio del 1980, con l’obiettivo di sviluppare una propria strategia controinsurrezionale. Erano momenti in cui dall’Honduras veniva dato appoggio alla “contra” che in Nicaragua combatteva la Rivoluzione Sandinista. Anche in El Salvador e in Guatemala si sviluppavano processi di lotta armata contro governi pienamente subordinati agli USA. Tre decenni dopo, la struttura delle forze speciali addestrate dal Comando Sud continua ad essere in piedi, ora con il pretesto delle “minacce diffuse”, in particolare la lotta contro il terrorismo e le droghe.
Il 15° Battaglione, come il Centro di Addestramento delle forze speciali, ha la sua sede nel Bajo Aguan, una delle regioni socialmente più conflittuali, dove le comunità contadine denunciano la repressione militare. Lì è stata assassinata la maggior parte dei 124 dirigenti e attivisti sociali che lottano contro la monocoltura della palma d’olio, in mano a compagnie transnazionali associate ad imprenditori locali, che in pratica esercitano il potere di comando sui corpi militari, che applicano la dottrina “antiterrorismo” contro la popolazione che resiste ai progetti che cercano di impossessarsi del loro territorio.
Dopo il suo ritiro formale nel 2013, Hernández si è trasformato in un informatore dell’intelligence militare fino a quando è stato arrestato nel gennaio del 2017.
Secondo quanto pubblicato nel The Guardian, registri telefonici allegati alla causa giudiziaria situano Bustillo ed Hernández nel paese di La Esperanza, dove da vari giorni viveva Berta Cáceres prima di essere assassinata.
L’informazione mette anche a verbale che il maggiore in attività Mariano Díaz, al momento del suo arresto, era indagato per sequestri e traffico di droga. Nonostante questo, era sul punto di essere promosso.
“Nel nostro paese c’è una dittatura”
Olivia Zuñiga, la figlia maggiore di Berta Cáceres, pensa che lo stato honduregno sia governato da “una élite criminale, formata anche da imprenditori che lavorano per favorire il capitale transnazionale e non la grande maggioranza del nostro popolo”.
Consultata da Notas per un’intervista che verrà pubblicherà nelle prossime ore in modo completo, Olivia ha segnalato che questo è “un momento in cui nel nostro paese la dittatura viene imposta con politiche di terrore”.
“Il crimine di Berta Cáceres è ciò che conferma tutti i sospetti che c’erano, che molte compagne e compagni sono stati assassinati da squadroni della morte per aver difeso la vita. Noi lo abbiamo sempre denunciato, e come movimenti sociali abbiamo avuto la certezza di questo: come nel decennio degli ’80, un nuovo Piano Condor è stato imposto in Honduras a partire dal colpo di stato. Il colpo di stato del 2009 fu cruciale per riattivare nuovamente tutti i gruppi paramilitari, per riattivare gli squadroni della morte”.
“Nonostante fosse una dirigente con un profilo internazionale molto alto, essendo una dirigente conosciuta mondialmente, nulla di ciò ha fermato le élite criminali, che hanno ordinato di assassinarla con gli squadroni della morte e con tutta una guerra contro i nostri popoli, con truppe di élite addestrate da USA, Colombia, Israele”, ribatte Zuñiga.
1 marzo 2017
TR-Honduras
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Fernando Vicente Prieto, “Honduras: Revelan que asesinos de Berta Cáceres fueron entrenados en EEUU” pubblicato il 01-03-2017 in TR-Honduras, su [http://tr-honduras.nuevaradio.org/?p=908] ultimo accesso 02-03-2017. |