Redazione Desinformémonos

Città del Messico/ Più di 20 mila migranti africani permangono arenati nella stazione migratoria di Tapachula, Chiapas, dove cercano un permesso per attraversare liberamente il paese e così arrivare negli Stati Uniti.

Per il momento, l’Istituto Nazionale della Migrazione (INM) ha rilasciato 12 mila permessi per il libero transito in Messico dei migranti, principalmente del Congo, Bangladesh, Sri Lanka, Angola, Etiopia, Nigeria, Sudan, Haiti e Cuba.

L’aiuto umanitario nella stazione migratoria è nullo, non ci sono alimenti, protezione né servizi sanitari sufficienti, oltre al fatto che le condizioni di alloggio negli strutture sono di affollamento, e molte volte i migranti subiscono abusi.

Dall’altra parte, a Tijuana, ci sono più di mille migranti, nella loro maggioranza haitiani, che sono entrati solo tra giovedì 29 settembre e domenica 2 ottobre. Lì, gruppi e famiglie chiedono ospitalità e alimenti, così come asilo politico negli Stati Uniti.

A causa dell’affollamento dei ricoveri, alcuni migranti sono stati costretti a mendicare e a dormire nelle strade. Si stima che potrebbero ancora giungere altri seimila migranti che si sommano ai più di novemila che a Tijuana sono presenti da quasi cinque mesi.

Per l’arrivo massiccio di migranti da Haiti e dai paesi africani, il centro di Tijuana e la zona nord già sono conosciuti da alcuni come quartieri di razza nera.

6 ottobre 2016

Foto: Cuartoscuro

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