Contundente sostegno alla pace a Bogotà


Questo mercoledì 5 ottobre, Bogotà è stata protagonista lungo la Carrera Settima di una grande mobilitazione, che ha difeso gli accordi raggiunti a L’Avana, tra le FARC-EP e il Governo, e ha rifiutato il nuovo patto tra Juan Manuel Santos e l’ex presidente Álvaro Uribe Vélez.

Nel corteo più di una persona ha ricordato di non essere andata a votare la scorsa domenica 2 ottobre e ha manifestato un senso di colpa avendo saputo che l’astensionismo è stato il reale vincitore (62 per cento). Coloro che erano presenti a questa mobilitazione hanno manifestato la propria avversione ai risultati del “plebiscito per la pace”, e hanno messo in risalto la responsabilità del Governo nella promozione di quanto concordato con la guerriglia delle FARC-EP.

Jorge, un cameriere venezuelano, spettatore della manifestazione, ha dichiarato: “Il paese che io voglio è uno dove poter vivere tranquillo, in pace. Il governo deve valutare quale sia il paese che i giovani gli stanno chiedendo; e come straniero, lavorerò molto duramente per ottenere che la Colombia stia in pace e allo stesso tempo per educare i miei figli. Nonostante ciò, ho bisogno di un paese che mi riceva e mi garantisca questa pace”.

Zuleika, studentessa dell’Università Nazionale della Colombia (UN), ha dichiarato che “come studenti, dobbiamo trasformare cuori e pensieri, questa è la nostra responsabilità; fare in modo che questa gente che ha votato “no” cambi il proprio parere. Noi saremo un esempio e questo è ciò cha faremo per ottenere che la Colombia stia in pace, mobilitarci.

Allo stesso tempo, ricordando che il cessate il fuoco bilaterale tra il Governo e le FARC-EP termina il prossimo 31 ottobre, uno studente della UN ha messo in evidenza che non appoggiando gli accordi raggiunti a L’Avana, “noi colombiani saremo responsabili di tutte le morti che avverranno dal 31 ottobre. Ma dobbiamo avere la speranza e la forza di evitarlo”.

Carolina, Erika e Daniela, hanno messo in risalto “che le vittime della guerra non devono continuare a vivere il conflitto perché non è giusto. Ci aspetta un paese guidato dal fascismo, dai pregiudizi, dalla guerra. Per questo dobbiamo fare pedagogia per educarci ed educare le altre persone alla pace.

Milton, laureato alla UN, ha detto cosa per il futuro toccherà alla Colombia: “Ci aspetta un paese nel quale dobbiamo mettere a confronto le idee per vivere dei cambiamenti. Per questo bisogna mobilitarsi, formarsi e organizzarci; per un paese veramente in pace”.

Più di 60 mila persone erano presenti a questo corteo e, dopo aver completamente riempito la Piazza di Bolívar, sperano che il Presidente della Repubblica eserciti la propria responsabilità come capo di stato per garantire che gli accordi con le FARC-EP siano applicati e garantiscano la fine di un conflitto armato lungo di più di cinque decenni. Hanno, inoltre, chiesto di far progredire il tavolo di dialogo con la guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN).

*Foto di Mauricio Mejía Muñoz

6 ottobre 2016

Colombia Informa

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Contundente apoyo a la paz en Bogotá” pubblicato il 06-10-2016 in Colombia Informasu [http://www.colombiainforma.info/bogota-se-moviliza-a-favor-de-la-paz/] ultimo accesso 07-10-2016.

 

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