A Iguala i poliziotti sparano agli studenti della normale di Ayotzinapa: 5 morti


Sergio Ocampo Arista

Ci sono 25 feriti e 25 scomparsi; l’aggressione è stata contro chi sembrava studente. L’autorità ha sparato perché c’era stato il sequestro di autobus.

Gli attacchi armati che nella notte di venerdì poliziotti municipali e presunti pistoleri hanno effettuato contro gli alunni della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa hanno causato cinque morti, 25 feriti –uno con morte cerebrale e altri quattro in modo grave– e 25 scomparsi, denunciano gli alunni.

L’aggressione, che è continuata nella mattina di questo sabato, è stata tale contro qualsiasi persona che sembrasse studente, tanto che i pistoleri hanno sparato contro un autobus dove viaggiavano dei giocatori della squadra di calcio Los Avispones, della terza divisione professionale, sulla strada federale Iguala-Chilpancingo. Il veicolo è finito in un burrone.

Gli studenti erano arrivati a Iguala nel pomeriggio di venerdì su quattro autobus per richiedere fondi economici, e alle ore 18.00 se ne sono andati dalla città, dalla quale avevano voluto prendersi altri tre autobus, fatto che sembra che abbia generato per più di due ore la persecuzione da parte delle polizie municipale, statale e federale.

Nella conferenza stampa di mezzogiorno alla Normale di Ayotzinapa, padri di famiglia e dirigenti studenteschi hanno denunciato che sono stati giustiziati extra-giudiziariamente gli alunni Daniel Solís Gallardo, originario di Zihuatanejo, nel primo attacco avvenuto dopo le ore 20.00 di venerdì, successivamente sarebbe stato assassinato Yosivani Guerrero, del paese di Omeapa, municipio di Tixtla, riguardo ad Aldo Gutiérrez Solano, nato ad Ayutla de los Libres, è stata dichiarata la morte cerebrale.

Dei 25 studenti feriti, cinque sono per proiettili, incluso Gutiérrez Solano, altri 25 sono scomparsi ed un numero uguale arrestati.

Questa mattina, vicino a dove sono stati uccisi gli studenti, nel Periférico di Iguala all’angolo con Juan Álvarez, è stato ritrovato il cadavere di un giovane che presentava tracce di tortura e la faccia scorticata. Non si sa se fosse uno della Normale. La Procura Generale di Giustizia dello Stato (PGJE) ha contabilizzato questa vittima mortale con il numero sei.

Gli studenti hanno chiesto un processo politico e la destituzione del sindaco José Luis Abarca Velázquez e del governatore Ángel Aguirre Rivero, così come la cessazione del segretario per la Sicurezza Pubblica di Iguala, Felipe Flores Velázquez.

In un altro attacco, i pistoleri e i poliziotti sono andati contro un camion della squadra di calcio Los Avispones nella strada Iguala-Acapulco. Il veicolo dell’impresa Castro Tours è precipitato in un burrone e sono morti l’autista Víctor Manuel Lugo Ortiz e il giocatore David Josué García Evangelista, di 14 anni di età. Un tassista che passava di lì è risultato ferito e la sua passeggera, Blanca Montiel Sánchez, è morta. Quattro hanno delle lesioni minori.

Quasi allo stesso tempo, una comitiva del Sindacato Unico dei Lavoratori del Collegio dei Diplomati è stata attaccata con spari con un saldo di due persone ferite, tra le quali il suo dirigente Alfredo Ramírez García, che successivamente è stato operato per estrargli un proiettile da una spalla.

Scene di disperazione

Il signor José Ma. Memije Rodríguez era giunto fino a quel punto, vicino al paese di Santa Teresa. Vengo a cercare mio figlio, ma mi dicono che se lo sono portato via al Pubblico Ministero di Iguala, ha detto angustiato al lato dell’autobus Castro Tours –nel quale viaggiava il suo ragazzo con gli altri giocatori– che giace nel burrone con i finestrini del lato sinistro rotti.

Mio figlio si chiama Cristián David Memije Meza, è venuto ad arbitrare la partita degli Avispones contro la selezione di Iguala. Mi ha detto (per telefono) che era ferito e che l’autobus sul quale viaggiava era stato mitragliato. Non ne conosciamo il motivo, ma invito le autorità affinché vedano queste azioni così criminali contro gli sportivi di Chilpancingo. Questo non è possibile, noi stiamo promuovendo lo sport e non serve che gli succeda questo.

Fermati i poliziotti

Iñaki Blanco Cabrera, responsabile della procura statale, questa mattina si è recato ad Iguala, ma si è rifiutato di fare dichiarazioni ai pochi media che si trovavano nella procura regionale; nel pomeriggio, il dipartimento ha annunciato che hanno perso la vita sei persone e 17 sono rimaste ferite; il responsabile del Pubblico Ministero ha iniziato le relative indagini.

È emerso che per il chiarimento dei fatti, “il Pubblico Ministero ha fermato tutti gli effettivi municipali, ha requisito il loro armamento e i veicoli assegnati, per il disimpegno dei propri compiti con lo scopo di effettuare le relative prove periziali”.

Il comunicato ha precisato che “siccome i normalisti avevano preso tre automezzi della centrale degli autobus per dirigersi alla propria scuola”, i poliziotti hanno usato le proprie armi contro i veicoli. In un altro punto della città, aggiunge, gli agenti hanno ritrovato “i tre autobus –due della linea Costa Line e uno dell’impresa Estrella de Oro– e altri cinque veicoli e una motocicletta, tutti con colpi di armi da fuoco, sembrerebbe di calibro .223 (AR-15)2.

Il Coordinamento Statale dei Lavoratori dell’Educazione (Ceteg) ha condannato l’aggressione e ha annunciato che il piano d’azione contro la riforma dell’educazione, includerà la richiesta del castigo dei responsabili della morte dei due studenti della Normale.

Pedro David García López, rappresentante del Comitato Esecutivo Studentesco di Ayotzinapa, ha spiegato: Ci stavamo trasferendo, si è parlato con gli autisti dei due autobus e hanno acconsentito a farci il favore, non c’è stato un sequestro o una minaccia contro un autista, non lo avremmo fatto, perché siamo studenti. Siamo saliti qui al Periférico sulle unità del centro per andare alla normale. Gli autobus avevano già fatto scendere i propri passeggeri, ha precisato.

I compagni hanno i video che è stata la (polizia) statale e federale. In quel momento i poliziotti hanno incominciato a sparare sulle tre unità ed è stato quando è caduto un compagno.

Il 12 dicembre 2012, sull’Autostrada del Sol, a Chilpancingo, furono assassinati due studenti. E il 7 gennaio ad Atoyac altri due giovani furono aggrediti, mentre se ne andavano lungo la strada Acapulco-Zihuatanejo.

Informazioni sui feriti

Il segretario statale della Sanità, Lázaro Mazón Alonso, ha informato che delle 18 persone che sono state riportate come ferite nei violenti fatti di Iguala, 14 sono state ricoverate e curate dal personale sanitario in questa medesima località; altre due nell’ISSSTE, uno, con un proiettile in un occhio, nell’IMSS di Acapulco e un altro in un ospedale privato, ha avvisato. Ha precisato che dei 14 feriti affidati al suo settore, cinque sono stati dimessi, uno è morto alle 5.00 della mattina e un altro è stato operato. Uno è stato trasferito a città del Messico e un altro è tenuto in terapia intensiva. I rimanenti permangono ricoverati ad Iguala.

Nel frattempo, la polizia statale in coordinamento con l’Esercito, la Polizia Federale e la Polizia Ministeriale ha preso il controllo della sicurezza di Iguala. Ha così informato il segretario della Sicurezza Pubblica dello stato, Leonardo Vázquez. Ha detto che a partire da questo sabato prendono il controllo del municipio igualteco fino a quando sarà considerato necessario.

28 settembre 2014

La Jornada

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Sergio Ocampo Arista, “Policías balean a normalistas de Ayotzinapa en Iguala: 5 muertos” pubblicato il 23-09-2014 in La Jornada, su [http://www.jornada.unam.mx/2014/09/28/politica/005n1pol/] ultimo accesso 30-09-2014.

 

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