Articoli con tag Repressione

Argentina: Confermata l’estradizione in Cile dell’attivista mapuche Jones Huala

Daniel Satur

Criminalizzazione originaria.

Questo martedì la Corte Suprema di Giustizia argentina ha emesso un verdetto con cui convalida l’ordine d’estradizione in Cile del lonko mapuche Facundo Jones Huala, detenuto da gennaio nel carcere penale federale di Esquel, Chubut, nell’ambito di una causa penale realizzata nel paese transandino e sulla cui legalità ci sono più che troppi sospetti. Prosegui la lettura »

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Panama: Crisi per l’estrattivismo minerario

Olmedo Carrasquilla Aguila

Panama entra nella sua quarta settimana di Sciopero Nazionale. Negli ultimi giorni, le proteste sono andate aumentando a seguito della mancanza di volontà del Governo Nazionale diretto dal presidente Laurentino Cortizo di convocare delle sessioni straordinarie nell’Assemblea dei Deputati per presentare un’abrogazione del contratto legge 406 che dà la concessione per 20 anni prorogabili all’impresa mineraria canadese First Quantum Minerals, Prosegui la lettura »

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In Perù l’annuncio del blocco della strada Panamericana si aggiunge ad uno sciopero

L’annuncio del blocco di un’importante strada e la persistenza di un lungo sciopero degli insegnanti delle università statali e di proteste dei lavoratori della salute agitano oggi il panorama sociale del Perù. Prosegui la lettura »

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Panama: Repressione poliziesca sui panamensi che si oppongono al contratto minerario

Poliziotti antisommossa hanno represso i partecipanti ai picchetti all’Ospedale del Niño e a Punta Pacífica, a Città di Panama. Prosegui la lettura »

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Panama: La polizia reprime nuovamente il corteo contro lo sfruttamento minerario

I manifestanti chiedono l’abrogazione del contratto minerario Legge 406 che darebbe una concessione per 20 anni alla canadese First Quantum, che vuole sfruttare il rame. Prosegui la lettura »

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Panama: scontri contro l’estrazione mineraria

Lunedì la polizia panamense ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti che stavano bruciando pneumatici e bloccando le strade per protestare contro il contratto che consente a un’azienda canadese di continuare a gestire la più grande miniera di rame dell’America Centrale. Prosegui la lettura »

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Cile: A 4 anni dalla Rivolta, centinaia di giovani hanno lottato contro i carabinieri di Boric e hanno ripreso Plaza de la Dignidad

Non sono state le moltitudini del 2019, ma ci sono stati scontri simili a quelli di quell’epoca, con gli “sbirri bastardi” del presidente Boric, questo grande usurpatore e arrivista che si è tenuto il reddito dell’indignazione popolare. E lo ha fatto, grazie alla diserzione di molta “sinistra progressista” che ha preferito abbassare le bandiere e mettere un votino nelle urne, credendo che così avrebbe ottenuto la Costituente per la quale si era tanto lottato. Prosegui la lettura »

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Chiapas è Messico. Stop alla guerra ai popoli e alle comunità zapatiste

Il Chiapas è Messico e in Chiapas si concentrano oggi molte delle forme di violenza che affliggono tutto il Messico. La guerra imposta al nostro Paese dagli Stati Uniti, e che Felipe Calderón si è assunto il compito di interiorizzare, raggiunge ormai l’intero territorio nazionale. Prosegui la lettura »

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Messico: Si intensificano gli attacchi contro le comunità zapatiste e AMLO nega

Sare Frabes

Andrés Manuel López Obrador, l’attuale presidente del Messico, ha ancora 17 mesi di mandato. Dal suo arrivo sulla poltrona presidenziale, il vento del cambiamento ha soffiato forte, e a ragione: i megaprogetti del grande capitale che i governi precedenti non erano riusciti a portare avanti sono stati realizzati da lui a una velocità impressionante. Prosegui la lettura »

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Argentina: Ribellione nel nord argentino, l’eterna conquista

Raúl Zibechi

La rivolta popolare che in queste settimane scuote la provincia di Jujuy, nel nord argentino, si aggiunge a quelle di cui sono stati protagonisti dal 2019 i popoli di mezza Sudamerica: ribellioni in Cile e Colombia, due sollevazioni indigene in Ecuador, un’ampia mobilitazione contadina e indigena in Perù, massicci blocchi in Bolivia. Prosegui la lettura »

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Leonard Peltier

José Blanco

Ogni giorno le notizie degli abusi dei potenti sui deboli abbondano e, sicuramente, si riferiscono solo ad una parte del mucchio la cui maggiore proporzione permane nell’oscurità. I media dei centri “sviluppati” di solito montano uno scandalo quando le autorità giudiziarie di un paese della periferia incorre in pratiche indecenti con quelli in basso, non è strano che avvenga ciò. Prosegui la lettura »

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Perù: La voce e le idee ribelli di Hugo Blanco continueranno a risuonare in tutta l’Abya Yala

Precisamente in questo giorno in cui il compagno peruviano Hugo Blanco è partito verso un’altra dimensione per continuare la lotta, serve leggere questa intervista realizzata nel novembre del 2013 dal collega Fernando Arellano Ortiz. Da parte di Resumen Latinoamericano salutiamo Hugo Blanco, lottatore infaticabile e archetipo del rivoluzionario incandescente. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE, COMPAÑERO. Prosegui la lettura »

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Argentina: Gli abitanti di Jujuy chiedono la rinuncia del governatore Gerardo Morales

Nonostante i proiettili, le manganellate e gli arresti il popolo resiste e annunciano altre proteste. Le proteste sono riprese nella notte di sabato per chiedere la rinuncia del governatore e l’annullazione della riforma della Costituzione della provincia di Jujuy. Prosegui la lettura »

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Brasile: Indigeni sono repressi dalla Polizia Militare in un blocco stradale a San Paolo

Gabriela Moncau,

Il blocco della strada Bandeirantes faceva parte di una mobilitazione nazionale contro l’approvazione del Progetto di Legge 490/07.

Martedì (30) non era ancora spuntato il sole quando la fila di copertoni bruciati, al suono dei canti sacri di centinaia di indigeni del popolo guaraní mbya, della Terra Indigena Jaraguá, ha bloccato la strada Bandeirantes. Prosegui la lettura »

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Dichiarazione nazionale e internazionale sull’attacco alla comunità di Moisés Gandhi

Ai popoli del Messico e del mondo,

Alle persone, alle collettività e ai popoli che difendono la Vita.

A coloro che sentono l’urgenza di agire di fronte a un sud-est messicano in fiamme.

Oggi, in questo momento, il Messico è giunto ad un limite, un limite che sembra sempre lontano finché un proiettile esploso dall’alto non fa detonare la rabbia del Messico dal basso. Il compagno zapatista Jorge López Santiz è in bilico tra la vita e la morte a causa di un attacco paramilitare dell’Organización Regional de Cafeticultores de Ocosingo (ORCAO), la stessa organizzazione che da tempo sta attaccando e molestato le comunità zapatiste. Prosegui la lettura »

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