Messico: I “prelevamenti” di basi d’appoggio zapatiste sono “un attacco e un ulteriore tentativo di provocazione governativa”


Redazione Desinformémonos

Città del Messico / La scomparsa e la successiva arbitraria detenzione degli zapatisti tsotsiles José Baldemar Sántiz Sántiz e Andrés Manuel Sántiz Gómez, perpetrate il passato 24 aprile dalle forze armate a San Pedro Cotzilnam, Chiapas, sono “un attacco e un ulteriore tentativo di provocazione governativa per cercare di generare una risposta violenta che giustifichi un’aperta offensiva” contro l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), ha affermato l’organizzazione Nodo dei Diritti Umani (Nodho).

I “prelevamenti” di Sántiz Sántiz e Sántiz Gómez, ambedue Basi d’Appoggio dell’EZLN (BAEZLN), sono avvenuti durante un’operazione che ha coinvolto 39 veicoli della Guardia Nazionale, dell’esercito messicano, delle Forze di Reazione Immediata Pakal, dell’Agenzia Investigativa di Intelligence Ministeriale, della Polizia Statale Preventiva, della Segreteria della Sicurezza e Protezione Cittadina del Governo Federale, così come due veicoli civili con persone armate.

Per 55 ore i due zapatisti sono rimasti scoparsi, fino a quando “per una crescente denuncia internazionale” sono stati messi a disposizione del Tribunale di Controllo e del Tribunale Giudiziario di San Cristóbal de Las Casas, senza che si conoscesse il delitto per cui sono stati arrestati. Oltre alle detenzioni, gli agenti “hanno perquisito con violenza le case di varie famiglie Basi d’Appoggio Zapatiste”, ha aggiunto il Nodho.

“Un’operazione così grande e con la partecipazione delle forze armate e della Guardia Nazionale definitivamente coinvolge le decisioni e il sostegno del governo federale. Qual è il messaggio? Che Claudia Sheinbaum sta sempre più rendendo chiaro che le autonomie ostacolano i progetti delle cosiddetta 4T e che, al contrario di quanto ripete di volta in volta, sì nel suo governo ci sono repressione, persecuzione, intimidazione e prigione politica”, ha affermato l’organizzazione in un comunicato.

L’organizzazione ha ricordato che la violenza in Chiapas è diventata normale fin dal 1995, quando cominciò la guerra di controinsurrezione contro la sollevazione dell’EZLN, e che all’apparato di repressione si è aggiunta la Forza di Reazione Immediata Pakal, gruppo paramilitare istituzionalizzato come forza di polizia e inaugurato da Eduardo Ramírez all’inizio del suo incarico come governatore del Chiapas.

“Sembra che alle autorità messicane disturbi più l’autonomia Zapatista che i campi di reclutamento e sterminio come quello di Teuchitlán. Gli preoccupa di più disarticolare la resistenza indigena che trovare i responsabili di crimini come quelli del caso Ayotzinapa. Lasciano impuniti centinaia di criminali che continuano ad operare come governanti, impresari e capi della piazza mentre perseguitano coloro che dall’autonomia quotidiana costruiscono un Messico degno, senza accettare briciole e senza chiedere il permesso di nessuno, né dello stato, né del narcotraffico”, ha criticato il Nodho.

La scomparsa e la successiva detenzione delle due basi d’appoggio zapatiste è avvenuta alcuni giorni dopo che il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba) aveva documentato gli “atti di intimidazione e vigilanza” delle forze di sicurezza statali e delle forze armate durante l’Incontro di Arte Ribelle e Rivelatrice, portato a termine dall’EZLN dal 13 al 19 aprile nel Cideci-Unitierra e nel caracol Jacinto Canek, in Chiapas.

“Questi atti di intimidazione e vigilanza da parte dei governi federale e statale si inquadrano dentro una strategia di sicurezza in Chiapas dove stanno rifacendo patti con la criminalità, si appropriano di narrative di pace, allo stesso tempo in cui con messaggi di zero corruzione e impunità rafforzano uno stato di polizia e militare attraverso gruppi speciali come le FRIP, che nonostante sia entrata recentemente nelle operazioni, già conta su denunce per violazioni dei diritti umani e per detenzioni arbitrarie, commesse contro la popolazione civile, e segnalazioni dei suoi comandi per collusione con la delinquenza organizzata”, ha accusato il Frayba.

29 aprile 2025

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Redacción Desinformémonos, «Levantones» de bases de apoyo zapatistas son «un ataque y un intento más de provocación gubernamental»: Nodho Derechos Humanos”, pubblicato il 29-04-2025 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/levantones-de-bases-de-apoyo-zapatistas-son-un-ataque-y-un-intento-mas-de-provocacion-gubernamental-nodho-derechos-humanos/] ultimo accesso 02-05-2025.

, , , , ,

I commenti sono stati disattivati.