Per esecuzioni extragiudiziali, legami con il paramilitarismo e altre violazioni dei diritti umani, il Segretario di Stato, Antony Blinken, ha annunciato che il governo nordamericano ha proibito l’entrata negli Stati Uniti del generale in congedo Mario Montoya. Allo stesso tempo, la JEP (Giurisdizione Speciale per la Pace) ha notificato alla difesa di Montoya di aver respinto la sua richiesta di chiudere l’indagine contro Montoya per assassinii e sparizioni.
Questo venerdì, il Segretario di Stato Anthony Blinken ha informato sulla decisione del Governo nordamericano di proibire l’entrata in quel paese di Mario Montoya, che è accusato da parte della giustizia colombiana di essere uno dei responsabili delle esecuzioni extragiudiziali e di aver stretto legami tra la forza pubblica e i paramilitari.
“Ci sono prove credibili che durante il suo mandato, Montoya Uribe sia stato coinvolto in esecuzioni extragiudiziali di civili, che falsamente sono stati fatti passare come morti in combattimento durante il conflitto armato interno della Colombia”, ha detto in un comunicato Antony Blinken.
Allo stesso tempo, Blinken ha espresso il suo sostegno all’implementazione dell’Accordo di Pace firmato nel 2016.
Allo stesso modo, il governo nordamericano ha proibito l’ingresso negli Stati Uniti della famiglia dell’ex generale Montoya, segnalato in varie testimonianze di ex militari, che lo accusano di avergli chiesto “fiumi di sangue”.
La JEP porterà a processo Montoya
Ugualmente, la sezione d’Appello della Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP) ha notificato alla difesa di Montoya di aver respinto la richiesta di nullità presentata nel macrocaso 03 che indaga gli “assassinii e le sparizioni forzate presentate da agenti dello stato come caduti in combattimento”.
In questo modo, Montoya continuerà ad essere coinvolto nell’indagine per esecuzioni extragiudiziali. Durante il 2023, la JEP ha annunciato che metterà sotto processo il generale in congedo Mario Montoya per esecuzioni extragiudiziali commesse nel dipartimento di Antioquia quando comandò la Quarta Brigata tra gli anni 2002 e 2003.
I carri cisterna di sangue di Mario Montoya
Anche se Montoya nega le accuse che lo segnalano di aver ordinato le esecuzioni extragiudiziali, conosciute come “falsi positivi”, le testimonianze di almeno 16 ex militari lo accusano di essere uno dei principali coordinatori dell’assassinio di persone che dopo le forze armate presentavano come guerriglieri morti in combattimento.
Vari militari, che nella JEP hanno confessato vari crimini, affermano che Mario Montoya gli chiedeva di commettere vari di questi omicidi con l’ordine perentorio: “Io non ho bisogno di litri di sangue, ho bisogno di carri cisterna di sangue”.
Montoya, che comandò l’esercito durante il governo dell’ex presidente Álvaro Uribe Vélez, è accusato dalla corte della Giurisdizione Speciale per la Pace di essere uno dei massimi responsabili delle esecuzioni extragiudiziali quando diresse la Quarta Brigata nell’Antioquia.
Altri crimini
Mario Montoya è anche accusato dalla JEP di aver diretto vari omicidi e scomparse forzate durante l’Operazione Orión, realizzata il 16 ottobre 2002 nella Comuna 13 di Medellín dalla IV Brigata dell’Esercito, che fu comandata dall’ex generale, e che fu realizzata insieme ai paramilitari.
Questo stesso militare diresse anche le operazioni militari Mariscal, Meteoro e Marcial, che permisero, come l’Operazione Orión, lo sfollamento forzato delle comunità, gli assassinii e le sparizioni nei quartieri popolari di Medellín, in vari municipi dell’Oriente Antioqueño e nell’Urabá.
Chi è Mario Montoya?
Questo generale in congedo fu per 40 anni nell’Esercito e arrivò ad essere comandante dell’Esercito Nazionale della Colombia fino al 4 novembre 2008, durante il governo di Álvaro Uribe Vélez.
Montoya dovette ritirarsi dopo che scoppiò lo scandalo dei cosiddetti “falsi positivi”, pratica in cui migliaia di persone furono assassinate dai militari, che li presentavano come guerriglieri morti in combattimento.
Di fatto, Human Rights Watch ha accusato Montoya di essere responsabile dell’omicidio di varie persone nell’ambito del conflitto armato colombiano. Ugualmente, la giustizia colombiana lo indaga per l’assassinio di più di 100 civili, tra cui ci sono minori che erano assassinati e presenti come caduti in combattimento per fingere “vittorie militari”.
Anche se gli Stati Uniti hanno finito con il proibirgli l’entrata in quel paese, Mario Montoya ricevette formazione militare da parte delle forze militari statunitensi. Di fatto, fece un corso avanzato di carri blindati nella base militare statunitense di Fort Knox, nello stato del Kentucky.
Nel decennio dei novanta, inoltre, Mario Montoya fu professore della Scuola delle Americhe negli Stati Uniti, che è segnalata per aver formato vari militari dell’America Latina responsabili di vari crimini, sfollamenti della popolazione e sparizioni forzate.
Nonostante le estese denunce contro Mario Montoya nel 2020, quando comparve davanti alla JEP, l’ex presidente Uribe disse: “Il generale Montoya è un eroe della patria, voglia che con lui non si commetta un’ingiustizia”.
22 novembre 2024
Colombia Informa
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Gobierno norteamericano prohibió entrada al exgeneral Mario Montoya por ejecuciones extrajudiciales”, pubblicato il 22-11-2024 in Colombia Informa, su [https://www.colombiainforma.info/gobierno-norteamericano-prohibio-entrada-al-exgeneral-mario-montoya-por-ejecuciones-extrajudiciales/] ultimo accesso 26-11-2024. |