Messico: L’EZLN dice che non c’è “nemmeno la minima empatia da parte di chi detiene il Potere” con Ayotzinapa


Città del Messico / Non c’è stata nemmeno la minima empatia da parte di chi detiene il Potere solo per vantarsi e presumere, ancor meno per servire e risolvere. L’aguzzino vuole presentarsi come vittima”, ha denunciato il Subcomandante Moisés, dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), nel decimo anniversario della scomparsa dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa.

I padri e le madri dei  43, ha detto il Subcomandante Moisés, “in questo lungo camminare hanno incontrato tradimenti, da parte di coloro che hanno usato il loro dolore solo per ottenere una carica, una causa per cambiare di colore nel governo, o, la cosa più miserabile, una paga”.

Di seguito il comunicato completo:

26 settembre 2024.

Alle madri, padri, compagni di scuola, compagne e compagni degli Assenti di Ayotzinapa:

A coloro che cercano:

Sappiamo che non è stato facile giungere fino a questo foglietto del calendario.

Conosciamo il dolore e la rabbia di comprendere ora che, non importa il colore, là in alto continuano il disprezzo e la menzogna.

Sappiamo che non è stata solo la speranza di trovare coloro che a loro mancano, quello che li ha mossi. Perché in questi anni il loro dolore si è esteso alle migliaia di familiari delle persone scomparse in questo paese.

E ogni madre, ogni padre, familiare, amicizia, ha reso più profondo quel dolore fino a giungere al proprio letto di rabbia che cerca e non trova.

Né verità né giustizia.

Nemmeno la più minima empatia da parte di chi detiene il Potere solo per vantarsi e presumere, ancor meno per servire e risolvere. L’aguzzino vuole presentarsi come vittima.

In questo lungo camminare hanno incontrato tradimenti, da parte di coloro che hanno usato il loro dolore solo per ottenere una carica, una causa per cambiare di colore nel governo, o, la cosa più miserabile, una paga.

E nei cattivi governi continua lo sguardo del cacciatore che cerca la sua prossima vittima.

Ma…

Noi, popoli zapatisti, crediamo di avere in comune con voi questo sentimento che si trova solo nel cuore di coloro che lottano…

Perché giungerà il giorno in cui le figure di coloro che cercano senza riposo coloro che gli manca, dei padri e delle madri degli assenti di Ayotzinapa, dei loro compagni di scuola, dei loro maestri, dei loro familiari e amicizie, si associno a due parole la cui reale assenza ora manca in questa geografia: verità e giustizia.

E perché giungerà il giorno in cui essere studente, uomo o donna, di una scuola normale rurale o di quello che sia, impiegato, lavoratrice, adulto o anziano, non sia motivo di persecuzione, di disprezzo, di scomparsa, di morte.

Ma affinché questo giorno giunga, bisogna continuare. Se non possiamo ancora dare in eredità questa Verità e questa Giustizia a coloro che ci seguono in calendari e geografie, sì che possiamo dare in eredità la rabbia, la memoria e la dignità necessarie per non arrendersi, non vendersi e non claudicare.

Se non ci riusciamo, ci sarà sempre una notte dell’Iguana che minaccia quelli in basso, il loro giovane sangue, e saranno sempre colpevoli di ribellione.

Se non c’è Verità né Giustizia, che non manchino la rabbia e la memoria.

Dalle montagne del Sudest Messicano.

A nome delle donne, uomini, anziani, bambine e bambini zapatisti.

Subcomandante Insurgente Moisés.
Messico, 26 settembre 2024.

Foto: Gerardo Magallón

26 settembre 2024

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
No hay «ni la más mínima empatía de quien tiene el Poder» con Ayotzinapa: EZLN, pubblicato il 26-09-2024 in Desinformémonossu [https://desinformemonos.org/no-hubo-ni-la-mas-minima-empatia-de-quien-tiene-el-poder-con-ayotzinapa-ezln/] ultimo accesso 30-09-2024.

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