Redazione Desinformémonos

Città del Messico / I poliziotti di Oaxaca hanno represso con gas lacrimogeni, manganellate e calci gli studenti della Scuola Normale di Educazione Speciale che avevano bloccato diverse strade della capitale per chiedere che fosse dato inizio ai corsi di diploma che aspettano fin da giugno di quest’anno e che erano stati promessi fin dal dicembre del 2022 dalla Direzione Generale dell’Educazione Superiore per l’Insegnamento (Dgesum), dipendente dalla Segreteria dell’Educazione Pubblica.

La violenza contro i normalisti è stata attuata nonostante che a mezzogiorno di giovedì il segretario dell’Interno, Jesús Romero López, avesse affermato che non sarebbero stati repressi i normalisti, che avevano effettuato dei blocchi, dalle ore 9.00 fino alle 18.30, agli incroci della strada Héroes de Chapultepec con via Amado Nervo e via Nezahualcóyotl, così come con la strada Porfirio Díaz.

Quando hanno tolto i blocchi, i normalisti sono stati repressi dai poliziotti statali, che hanno chiuso la strada ai tre pullman urbani su cui viaggiavano i giovani. Questi si sono rifiutati di aprire le porte dei mezzi e gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni per farli scendere. Durante la repressione, i normalisti hanno ricevuto botte e calci da parte degli uomini in divisa.

Gli studenti hanno detto di aver tentato di dialogare con il responsabile della Dgesum, Mario Chávez Campos, per installare un tavolo di lavoro affinché gli fosse spiegata la causa del ritardo dei loro corsi e stabilire una data di inizio, ma che il funzionario li ignora e si rifiuta di riceverli.

La repressione contro i normalisti è stata condannata dalla sezione 22 del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (CNTE), che ha reso responsabile il governo di Salomón Jara della violenza e delle lesioni dei giovani.

20 settembre 2024

Desinformémonos