Bolivia: Secondo giorno della marcia verso La Paz


Evo dice che la protesta proseguirà “qualsiasi cosa facciano, qualsiasi cosa dicano”, ma opta di ritirarsi affinché cessi la “demonizzazione”.

L’ex presidente Morales afferma che ora “il popolo” verrà con più forza “di fronte all’aggressione alla marcia pacifica”.

Questo mercoledì l’ex presidente Evo Morales guidava per il secondo giorno consecutivo una marcia di protesta verso la città di La Paz dopo un violenta prima giornata di protesta che ha fatto, secondo dati del Governo, 26 feriti. Nonostante ciò ad un certo punto della mobilitazione Evo ha deciso di abbandonare la marcia. La notizia è corsa in un lampo. Morales, ha annunciato il suo ritiro dalla cosiddetta “Marcia per Salvare la Bolivia”. Ha considerato che il Governo “demonizza” questa protesta che, secondo quanto ha detto, “è del popolo”.

“Il Governo dice ‘Evo, Evo, Evo’. La marcia non è di Evo, è del popolo. Demonizza, penalizza e criminalizza Evo, ho deciso, in questa giornata, di ritirarmi dalla marcia. La marcia è del popolo, non è di Evo”, ha affermato all’inizio del secondo giorno di protesta, uscendo da Panduro.

La mobilitazione, che l’evismo chiama “marcia per salvare la Bolivia” e il Governo chiama “marcia della morte”, è cominciata martedì dal paese di Caracollo e ha passato la notte a Panduro.

Nonostante ciò, in questo primo tratto della camminata, ci sono stati scontri tra evisti della marcia e arcisti che cercavano di impedire il passaggio della mobilitazione attraverso Vila Vila.

Morales, all’inizio della seconda giornata di protesta, ha rivelato come hanno pianificato il passaggio della marcia attraverso Vila Vila.

“La marcia era inarrestabile, al momento di riposare, prima di giungere a Vila Vila, ci siamo organizzati (perché) siamo responsabili. (Abbiamo detto che) se ci attaccano, noi passeremo per la zona montuosa e per altri luoghi, (allora) loro si sono sentiti circondati e sono scappati”, ha raccontato.

Dopo la violenza a Vila Vila, il governo di Luis Arce ha ribadito che è in corso un tentativo di “colpo di stato” per imporre una nuova candidatura di Morales.

Anche il ministro dell’Interno, Eduardo Del Castillo, ha affermato che “il signor Evo Morales è passato dall’essere vittima di un colpo di stato ad essere un golpista confesso che cerca di distrugere la democrazia (…) e mettere fine alla vita dei boliviani per fare la vittima”.

Nonostante ciò, il discusso ex mandatario, che si è trasformato nel principale oppositore del governo del suo ex ministro dell’Economia, ha affermato che “non è una marcia di Evo”, ma “del popolo, popolo”.

Simpatizzanti del Governo di Luis Arce aspettano la colonna di Evo Morales per impedire il suo passaggio – La Paz. September 17, 2024. REUTERS/Claudia Morales

“Il popolo ha ragione a difendere la nostra rivoluzione, a difendere la vita e il processo di cambiamento, ma fondamentalmente anche a difendere, politicamente, il MAS (Movimento Al Socialismo). Il popolo è mobilitato, il popolo è in piedi, questo non si ferma, qualsiasi cosa facciano, qualsiasi cosa dicano, la marcia pacifica (continuerà)”, ha ribadito.

Ha affermato, inoltre, che ora “il popolo” verrà con più forza “di fronte all’aggressione alla marcia pacifica”.

La marcia di Morales e dei suoi seguaci percorrerà a piedi 189 chilometri lungo la strada che congiunge il paese di Caracollo, nel sud dell’altipiano, fino a Plaza Murillo a La Paz, dove c’è la Casa Grande del Popolo. Durerà circa una settimana. C’è la possibilità che sia perseguitata e anche fermata dai contadini “arcisti” dei dintorni. Conclusa la marcia, il 30 settembre, è programmato un “blocco generale delle strade”. “Non uccideranno il MAS (Movimento Al Socialismo), ancor meno la mia candidatura”, ha confermato riassumendo gli obiettivi del suo movimento.

Novillo smentisce Evo su un presunto piano delle Forze Armate per bloccare la marcia

Questo martedì il ministro della Difesa, Edmundo Novillo, ha smentito che le Forze Armate abbiano voluto bloccare la marcia, guidata dall’ex presidente Evo Morales, che vuole giungere fino alla sede del governo.

Secondo l’ex mandatario, l’istituzione castrense ha disatteso un ordine emesso dal Governo, per bloccare la mobilitazione chiamata “Marcia per salvare la Bolivia” che è partita da Caracollo.

“Saluto alcuni comandanti, hanno rifiutato qualsiasi blocco della marcia”, ha aggiunto Morales e ha chiesto alle Forze Armate e alla Polizia di stare “con il loro popolo e di non reprimere”.

Nonostante ciò, Novillo ha affermato che le dichiarazioni di Morales sono menzogne che puntano solo a fare la vittima per cercare che altri settori si uniscano alla sua mobilitazione che ha come obiettivo un colpo di stato contro il governo di Luis Arce.

“Quello che vuol creare è disinformazione, vuole creare anche lo scontento delle Forze Armate e vuole anche avvelenare la mente della popolazione, accusando il presidente, il nostro governo, di aver ordinato una repressione che smentiamo in modo categorico”, ha affermato.

Novillo ha ricordato anche i presunti piani delle Forze Armate per agire contro di lui o del tropico di Cochabamba, fatto che non è avvenuto e, al contrario, ha affermato che il gruppo parlamentare “evista” si è dedicato a boicottare la gestione di Arce e ora cercano di far nascere un presunto colpo di stato.

La marcia della fazione “evista” cerca di giungere fino alla sede del governo e di continuare le mobilitazioni contro il Governo.

“Se la marcia è pacifica, totalmente pacifica, non c’è nessun problema. Sono garantite le manifestazioni di carattere pacifico, ma se ora calpesta i diritti cittadini commettendo delitti, allora sì bisogna agire attraverso il Governo, lo sa la cittadinanza e lo sappiamo tutti”, ha avvertito.

18 settembre 2024

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Bolivia. Segundo día de la marcha a La Paz: Evo dice que la protesta seguirá “hagan lo que hagan, digan lo que digan”, pero opta por retirarse para que cese la satanización, pubblicato il 18-09-2024 in Resumen Latinoamericanosu [https://www.resumenlatinoamericano.org/2024/09/18/bolivia-segundo-dia-de-la-marcha-a-la-paz-evo-dice-que-la-protesta-seguira-hagan-lo-que-hagan-digan-lo-que-digan-pero-opta-por-retirarse-para-que-cese-la-satanizacion/] ultimo accesso 20-09-2024.

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