Colombia: Le ostie divine


Comandante Antonio García

La presenza militare in America Latina degli Stati Uniti si fa sempre più forte e ogni giorno si intensifica il loro piano espansionista mediante il Comando Sud diretto dalla generale Laura Richardson, a causa dei loro crescenti interessi per controllare il litio, le fonti d’acqua, il petrolio venezuelano, l’oro e il rame, e indubbiamente l’Amazzonia.

La comandante del Comando Sud visita da sud a nord il territorio assegnato con il chiaro proposito di spaventare i suoi eventuali concorrenti: Cina, Russia e Iran. Per gli Stati Uniti, questa rivalità per le risorse è una materia di “sicurezza nazionale”.

Quando si tratta di materia di “sicurezza nazionale”, per gli Stati Uniti è qualcosa di primo ordine, come quando si tratta di promuovere la “loro lotta contro le droghe”. In alcuni casi si perde il buon senso, e se lo ha, la DEA e la CIA consegnano del denaro per coinvolgere delle persone incaute o “iniziati” negli affari di droga per poi catturarli “con le mani nel sacco”. Ci fu un caso nel Norte de Santander, pochi anni fa, dove la DEA consegnò dei soldi ad una persona per comprare 47 chili di cocaina nel Catatumbo, il tipo rimase in debito con il venditore per circa la metà della droga; quando arrivò con la droga gli agenti della DEA lo arrestarono e lo fecero passare come membro dell’ELN, senza che lo fosse, si tennero la droga e non finirono di pagare l’altra metà.

Quanti atti di barbarie giudiziarie ci sono in questo caso: inducono a commettere un delitto, gli consegnano denaro affinché commetta il delitto, fanno sì che una persona debba del denaro ad un terzo, privano della libertà una persona indotta da loro stessi a commettere un delitto, la incolpano di appartenere all’ELN e, per finire, la estradano. Ma si tengono i 47 chili di cocaina, vai a sapere che fanno con questa “merce”. Insomma stanno affrontando un problema di “sicurezza nazionale” per gli Stati Uniti.

Come questo tipo dei 47 chili, ci sono molti altri che sono stati indotti “a dare dei risultati”, in cambio, i pesci grossi che sono coinvolti in favolosi affari con le droghe, rimangono solo nei rapporti riservati che dopo più di 4 decenni diventano pubblici, come avviene con i documenti rivelati dal National Security Archive (il NSA è un ente fondato nel 1985 come istituto di ricerca e centro di giornalismo che si specializza nel classificare, ordinare e diffondere un’ampia massa di informazioni ufficiali che vengono rese libere ogni tanto, grazie alla Legge sulla libertà di informazione negli USA).

Il passato 15 aprile di quest’anno, detto ente ha rivelato nel suo sito web, documenti ufficiali, comunicazioni di alto livello tra funzionari pubblici della Colombia e degli USA, memorandum, oltre ad altri documenti, che confermano l’accusa di corruzione, che segnalano il rapporto dell’allora candidato Julio César Turbay Ayala, che sarebbe diventato presidente della Colombia tra il 1978 e il 1982, con il narcotraffico attraverso suo nipote Aníbal Turbay Bernal appartenente, a quel tempo, alla rete narcotrafficante di José Manuel Parra Urrea.

Ma, per non essere da meno, tali rapporti e documenti segnalano che Annibale Turbay aveva il potere di influenzare la scelta dei capi delle forze dell’ordine, come sottolineano diversi memorandum ufficiali. Allo stesso tempo, questi documenti segnalano la stretta cooperazione e protezione che Julio César Turbay Ayala realizzava a favore di funzionari che avevano speciali funzioni e che poteva facilitare le operazioni di narcotraffico.

Nominare alte cariche militari e proteggere funzionari che faciliteranno le operazioni del narcotraffico, si tradussero in materie concrete che finirono per configurarsi in un modello di gestione pubblica criminale e che, a quanto pare, si trasformò in una specie di libretto o manuale di operazione e di amministrazione pubblica di fatto.

Uno di questi funzionari, Álvaro Uribe Vélez, una giovane promessa della politica di allora, sarebbe stato nominato direttore dell’aeronautica civile della Colombia il 25 marzo 1980, così come lo riportò il giornale El Tiempo nella pagina 9A di quel giorno. Detta nomina sarebbe stata il miglior regalo per tutti i narcotrafficanti colombiani, che avrebbero avuto a disposizione i permessi per dirigere aerei e piste per il loro lucrativo affare, durante i 18 mesi in cui mantenne l’incarico.

Il due agosto 2024 nella pagina web del NSA, fu comunicato che: “un rapporto di intelligence del 1991 di funzionari dell’Agenzia di Intelligence della Difesa degli Stati Uniti in Colombia affermò che l’allora senatore e presidente della Colombia era un amico personale vicino a Pablo Escobar e che dagli alti livelli governativi collaborava con il cartello di Medellín”.

Senza alcun dubbio, l’amministrazione pubblica si trasformò in una scuola di gestione del crimine. Così l’istituzione stato si trasformò in una grande scuola di promozione e sostegno dei grandi cartelli.

Il fatto curioso è che da un lato, l’allora presidente svolse la funzione di alleato degli USA nella loro “lotta contro le droghe”, e dall’altro, se gli USA sapevano tutto questo, perché si tirarono indietro? Qui si ribadisce che governare con criminali sottomessi alle direttive degli USA, è una garanzia del cieco rispetto dei loro interessi senza che importi il caos, l’impatto sociale, il dolore per le comunità.

Il 25 maggio 2018 nuovi documenti declassificati presentano una massa importante di documentazione con cui gli USA, di nuovo mettevano in allerta sui legami di Álvaro Uribe, altri eccellenti politici e alte cariche militari con il narcotraffico, lì si relazionava che il Senatore Luis Guillermo Vélez Trujillo (1993) aveva affermato nell’ambasciata degli USA che la famiglia Ochoa Vásquez “aveva finanziato la campagna elettorale di Uribe”.

Il 31 agosto 2020 sul sito web del NSA si rivelano altre cose, in cui continuano ad aggiungersi comunicazioni di alto livello in termini di rapporto con il narcotraffico del due volte presidente della Colombia, si segnala anche della formazione dei gruppi paramilitari, lì si segnalano alte cariche militari coinvolte in questi fatti, tanto del narcotraffico come della formazione ed espansione del paramilitarismo in Colombia.

Questa è solo una piccola storia temporale on line, in cui si mettono in relazione politici di alto livello, finanziamenti di campagne elettorali, traffico di influenze per la nomina di militari che facilitino questi affari illeciti, imprenditori, ecc.

In detti rapporti vengono occultati dei nomi, dato che sono personaggi della vita nazionale ancora attivi che gli USA proteggono, questo vuol dire che “la guerra contro le droghe” non è tale per i loro “amici”, ma viene usata per incolpare innocenti, e viene usata come parte del loro repertorio nella lotta controinsurrezionale. Dato che ai paramilitari dei Castaño fu data la “patente di corsa” per finanziare i loro misfatti con i soldi frutto del narcotraffico, allora detti soldi erano benedetti dai gringos, come in altri tempi e altre latitudini fu usato il denaro del narcotraffico nella lotta controinsurrezionale. Il diavolo si nutre di ostie divine.

29 aprile 2024

ELN Voces

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Comandante Antonio García, Las hostias divinas, pubblicato il 29-04-2024 in ELN Vocessu [https://eln-voces.net/?p=10974] ultimo accesso 02-05-2024.

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