Ci sono stati 500 blocchi stradali. A CABA: al Ponte Pueyrredón e Saavedra c’è stata una forte repressione poliziesca.
Nonostante la repressione della polizia persiste la protesta contro la mancanza di forniture alle mense popolari e contro i licenziamenti e la crescita della povertà e dell’indigenza.
Questo lunedì 18 le organizzazioni piquetere e sociali hanno realizzato una giornata di blocchi agli accessi a CABA (Città Autonoma di Buenos Aires) e in diversi punti del paese, per protestare contro la criminale politica del governo che da tre mesi non invia cibo alle mense popolari, in mezzo ad un aggravamento della crisi economica e sociale, come risultato di un approfondimento delle misure di aggiustamento.
La giornata ha contato su più di 500 blocchi in tutto il paese, nel quadro di un’azione comune tra le organizzazioni piquetere. Alla protesta hanno partecipato l’Unione di Lavoratori e Lavoratrici dell’Economia Popolare (UTEP), L’Unità Piquetera (UP), il Coordinamento per il Cambio Sociale, il Fronte di Lotta Piquetero (FLP), il Fronte delle Organizzazioni in Lotta (FOL), il Blocco Piquetero Nazionale, il Blocco delle Organizzazioni in Lotta, e l’organizzazione di quartiere La Poderosa, l’Organizzazione Libres del Sur, la Corrente Classista e Combattiva (CCC), il Fronte Nazionale Territoriale (FeNat CTA-A), il Fronte di Quartiere CTA-T; il MST, il Fronte Milagro Sala, l’Organizzazione di Quartiere Tupac Amaru e la Federazione dei Lavoratori dell’Economia Sociale (Fetraes), Il Movimento Argentina Ribelle, il Fronte Popolare Darío Santillán (FPDS), il Movimento per l’Unità Latinoamericana e il Cambio Sociale (Mulcs), l’OLP Resistir y Luchar, il Movimento 8 Aprile, il FAR e Copa Marabunta, la Federazione delle Organizzazioni di Base (FOB), il Fronte Popolare Darío Santillán (FPDS) Corrente Plurinazionale, il MTD e il MTR per la Democrazia Diretta, il Polo Obrero, MTR Votamos Luchar, il CUBA-MTR/MIDO, il Gruppo Armando Coscienza, MTL Rebelde, il Fronte della Resistenza, Ribellione Popolare, Pueblo Libres, l’organizzazione William Cooke, Siamo Azione Rivoluzionaria, Movimento di Lotta e Donne in Lotta.
Una risposta urgente
Il movimento dei lavoratori precari e disoccupati cerca di dare una risposta collettiva all’offensiva di Milei e dei “liberali”, che stanno gettando milioni di lavoratori nella povertà e nell’indigenza.
video: la rabbia dei manifestanti dopo la repressione della polizia
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A Ponte Saavedra, la Polizia della Città è avanzata reprimendo con violenza i manifestanti violando la giurisdizione della provincia di Buenos Aires. Pochi minuti dopo, in coordinazione, le forze federali hanno represso i manifestanti a Ponte Pueyrredón.
Le organizzazioni piquetere denunciano che il governo ha tagliato le provviste di alimenti a più di 45 mila mense popolari che funzionano in tutto il paese, alle quali accorrono le famiglie lavoratrici e povere che non giungono alla fine del mese.
Questo brutale aggiustamento contro i lavoratori avviene nell’ambito di una corsa dei prezzi degli alimenti, con un salario minimo di estrema indigenza di appena $202.000 e un’economia totalmente in recessione, con licenziamenti nel settore privato e migliaia di tagli, messe a disposizione e licenziamenti tra i lavoratori dello stato.
Il taglio delle partite di alimenti per le mense è implementato in nome di un attacco agli “intermediari” -bisogna ricordare che la ministra Sandra Pettovello si è rifiutata di assistere le famiglie che si sono avvicinate al suo ufficio, come lei aveva sollecitato- e un “risparmio fiscale” per garantire il pagamento del debito estero e gli affari capitalisti.
Le mense popolari funzionano con lo sforzo di migliaia di lavoratrici e lavoratori che assistono le famiglie bisognose dei quartieri, combattendo la povertà creata dalle politiche di aggiustamento, come la svalutazione, i licenziamenti, l’inflazione e la confisca di pensionati e lavoratori. Un lavoro di emergenza che lo stato non realizza e che nemmeno garantisce in modo “diretto” alle famiglie bisognose.
L’azione di questo lunedì 18 era stata convocata per martedì 12, ma ha dovuto essere posticipata per il temporale che, insieme ai disinvestimenti nelle opere pubbliche e idriche, ha abbattuto le abitazioni di migliaia di abitanti dell’AMBA (Area Metropolitana di Buenos Aires), innondando le case e inondando le strade e i principali accessi della circolazione.
Grandissima tensione per la repressione poliziesca sui manifestanti alle entrate a CABA
Gli incidenti sono avvenuti alla salita del Ponte Pueyrredón, ad Avellaneda, e al Ponte Saavedra. Le organizzazioni sociali si mobilitano nell’ambito della giornata di protesta “La fame ha un limite” per chiedere assistenza alimentare per le mense e i locali dove si distribuiscono merende comunitari, tra le altre richieste.
Un clima di massima tensione, con lancio di pietre e gas al peperoncino, si registrava questo lunedì mattina tra i militanti e dirigenti dei movimenti sociali e gli agenti delle forze di polizia e di sicurezza, che impedivano che un grossa colonna di manifestanti avanzasse sul Ponte Pueyrredón, nella località bonaerense di Avellaneda.
Pochi minuti dopo le 11.30, i manifestanti e le forze di sicurezza si sono trovati faccia a faccia. Gli agenti della Polizia Federale e della Prefettura Navale Argentina hanno utilizzato gas al peperoncino per ricomporre il cordone delle forze di polizia.
Reazione all’azione della polizia
Immediatamente, i manifestanti hanno cominciato a lanciare pietre contro gli agenti di sicurezza, mentre un camion idrante si predisponeva a disperdere i movimenti sociali, situati in viale Mitre, a 200 metri dal Ponte Pueyrredón.
Una situazione simile è stata vissuta a Ponte Saavedra, quando agenti della Polizia della Città di Buenos Aires si sono scagliati contro i manifestanti con carri idranti e gas lacrimogeni.
“Approfondiremo il nostro piano di lotta davanti alla mancanza assoluta di risposte del governo di fronte all’emergenza alimentare e all’aggiustamento dell’economia popolare”, ha dichiarato l’UTEP nelle sue reti sociali.
Secondo quanto hanno informato in un comunicato congiunto, la protesta era prevista per la settimana scorsa ma le piogge e le inondazioni che hanno colpito l’AMBA hanno impedito le proteste, per cui si è deciso di realizzarla nella giornata di questo lunedì.
La lotta del popolo palestinese nel blocco del ponte Pueyrredón
18 marzo 2024
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina. Masiva jornada de protesta nacional contra el hambre y el ajuste de Milei: hubo 500 cortes de rutas /CABA: En Puente Pueyrredón y en Saavedra fuerte represión policial”, pubblicato il 18-03-2024 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2024/03/18/argentina-masiva-jornada-de-protesta-nacional-contra-el-hambre-y-el-ajuste-de-milei-hubo-500-cortes-de-rutas-caba-en-puente-pueyrredon-y-en-saavedra-fuerte-represion-policial/] ultimo accesso 19-03-2024. |