Capi delle bande haitiane scappano dalla prigione dopo un assalto


Su un totale di 3.696 reclusi, meno di 100 sono attualmente presenti all’interno del centro penitenziario.

Numerosi uomini fortemente armati hanno fatto irruzione nel Penitenziario Nazionale di Port-au-Prince, la prigione più grande di Haiti (più di 11.000 reclusi), guidati da droni che li hanno informati sull’ubicazione degli agenti di polizia con l’intenzione di liberare vari capi delle pandillas che operano nel paese.

Un video preso da un drone è circolato in internet insieme ad una immagine della prigione. Si ascolta una voce che denuncia la mancata presenza della polizia nel cortile della prigione e informa i banditi che possono andare avanti.

L’occupazione di parte del centro penitenziario da parte di pandilleros fortemente armati è avvenuta dopo varie ore di attacco, che ha prodotto almeno una decina di morti e la liberazione di importanti capi delle pandillas, che erano in prigione.

video: https://x.com/michaelcdeibert/status/1764324694671376499?s=20

I prigionieri sono scappati dal penitenziario nazionale di Port-au-Prince sabato notte dopo l’assalto di bande armate contro la principale prigione haitiana.

“Se cerchiamo di fare un calcolo preciso, in attesa di una verifica esaustiva delle cifre, possiamo dire che c’è un totale di 2.696 reclusi che sono fuggiti dalla prigione più grande di Haiti”, ha detto il collettivo di Avvocati per la Difesa dei Diritti Umani.

Questa organizzazione ha dichiarato che su un totale di 3.696 reclusi, meno di 100 sono attualmente presenti all’interno del centro penitenziario.

Vari prigionieri comuni, conosciuti capi di pandillas e accusati dell’assassinio del presidente Jovenel Moïse sono stati incarcerati in questa prigione situata a circa cento metri dal palazzo nazionale, aggiunge il quotidiano haitiano Nouvelliste, che afferma di non avere informazioni dettagliate sul numero o il profilo dei prigionieri fuggiti.

L’area metropolitana di Port-au-Prince è caduta in una nuova spirale di violenza dalla morte di quattro poliziotti, assassinati giovedì 29 febbraio 2024 a colpi d’arma da fuoco a Bon Repos, all’entrata nord di Port-au-Prince.

Le raffiche di armi automatiche, gli audio e i video condivisi nelle reti hanno dato un’idea di questo clima di terrore. Dopo l’irruzione e la fuga dalla prigione civile di Port-au-Prince, sono state date istruzioni ai cittadine francesi che vivono nell’area metropolitana della città.

“Questo sabato notte, alcuni banditi hanno fatto irruzione nel penitenziario nazionale di Port-au-Prince e hanno permesso la fuga di un certo numero di reclusi. In attesa che si chiarisca la situazione, l’Ambasciata di Francia invita a non viaggiare in tutta l’area metropolitana di Port-au-Prince”, secondo il messaggio.

L’ambasciata degli Stati Uniti, a Tabarre, bastione di un’altra banda, Kraze Barye,  continua a dare istruzioni e restrizioni di movimento ai nazionali statunitensi. Oltre a Tabarre, praticamente tutti i municipi della regione metropolitana sono classificati in rosso.

Alla fine di sabato pomeriggio, centinaia di persone sono fuggite dal centro della città per ripararsi dagli scontri tra banditi e poliziotti. In particolare sono stati notati a Champ de Mars, Bois Verna e Turgeau.

3 marzo 2024

teleSUR

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Líderes de pandillas haitianas escapan de prisión tras asalto, pubblicato il 03-03-2024 in teleSURsu [https://www.telesurtv.net/news/haiti-toma-prision-presos-escapan-20240303-0014.html] ultimo accesso 05-03-2024.

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