Ha affermato che “il Governo colombiano (…) sta portando avanti azioni che violano quanto pattuito al Tavolo delle Conversazioni” con la delegazione dell’ELN.

Questo martedì l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ha denunciato che il Governo colombiano ha realizzato azioni che violano quanto pattuito al tavolo delle conversazioni, per cui il dialogo tra ambedue le parti entrerebbe in una fase di congelamento.

In un comunicato, l’ELN ha affermato che “senza che sia nostra responsabilità quanto avvenuto, i dialoghi tra l’ELN e il Governo Nazionale entrerebbero in una fase di congelamento fino a quando il Governo non sarà disposto a rispettare quanto concordato”.

Ha affermato che “il Governo colombiano attraverso il Delegato di Pace, le Forze Armate e la Polizia sta portando avanti azioni che violano quanto pattuito al Tavolo delle Conversazioni” con la delegazione di quel gruppo.

“Avendo pattuito un processo nazionale di Partecipazione della Società, ora organizza un dialogo regionale nel Nariño al di fuori di detto processo nazionale, non riconoscendo la Delegazione dell’ELN e il Tavolo dove partecipa la Comunità Internazionale come garanti, così come anche l’ONU e la Conferenza Episcopale colombiana”, ha dichiarato nel testo.

Ha manifestato che questa situazione è stata esposta formalmente al Tavolo dalla delegazione dell’ELN, e che “continuando il suo corso farebbe entrare in crisi il processo di dialogo violado gli accordi pattuiti”.

“Diventando pubblica tale montatura, mascherata da dialoghi regionali, il processo entra in aperta crisi e noi ci vediamo obbligati a richiamare per consultazioni la nostra Delegazione”, ha detto.

Il Governo del presidente colombiano Gustavo Petro e l’ELN, nell’ambito del sesto ciclo di negoziati di pace che si è svolto a L’Avana, Cuba, hanno concordato due settimane fa di prorogare per altri 180 giorni il cessate il fuoco bilaterale iniziato il passato 3 agosto.

21 febbraio 2024

teleSUR