Il Pubblico Ministero guatemalteco ha accusato il Tribunale Supremo Elettorale di alterare i risultati.

La procura generale del Guatemala ha annunciato il ritrovamento di prove sufficienti per annullare le elezioni generali nelle quali è risultato eletto il presidente Bernardo Arévalo de León.

Secondo la magistrata Leonor Morales Lazo, “i verbali di chiusura dello scrutinio di pieno diritto sono nulli”, perché non hanno ricevuto l’approvazione del Tribunale Supremo Elettorale (TSE).

Allo stesso tempo, la funzionaria ha segnalato l’uso fraudolento di un presunto “software” per manipolare la volontà popolare.

Allo stesso modo, ha menzionato presunte violazioni concernenti la custodia del materiale usato nelle elezioni e il presunto cambio dei verbali delle votazioni.

Da parte sua, il plenum del TSE ha respinto le accuse del Pubblico Ministero e ha riaffermato che la vittoria di Arévalo de León “è immodificabile”.

Dalla vittoria del mandatario i giudici hanno intrapreso azioni che sono finite con la sospensione del Movimiento Semilla e hanno incluso la perquisizione della sua sede.

9 dicembre 2023

Resumen Latinoamericano

Presenteranno un ricorso a favore del processo elettorale in Guatemala

Bisognerebbe analizzare se incorrerebbero anche in usurpazione di funzioni, arrogandosi facoltà che competono solo al Tribunale Supremo Elettorale o violando la Costituzione Politica della Repubblica del Guatemala.

Domenica vari avvocati e magistrati guatemaltechi hanno catalogato il recente annuncio della Procura Speciale Contro l’Impunità (FECI) sulla dichiarazione di nullità dei risultati elettorali per discordanze nei veroali come azioni illegittime e illegali e hanno promesso di presentare ricorsi legali contro essa.

La ex procuratrice generale Claudia Paz y Paz, ha dichiarato che il Pubblico Ministero (MP) non ha la facoltà di dichiarare “nulle di pieno diritto” i verbali elettorali dopo la conferenza della procuratrice della FECI, Leonor Morales Lazo, che in più di un’occasione ha giudicato i verbali come nulli per il presunto ritrovamento di diverse irregolarità identificate.

Da parte sua, l’avvocato costituzionalista Edgar Ortiz, ha ricordato che il PM non ha competenza in ambito elettorale, dato che “il PM non ha nemmeno la facoltà di chiedere la Tribunale Supremo Elettorale (TSE) di annullare le elezioni”, per cui è necessario che la Corte Costituzionale metta un freno alle azioni del PM.

“Domani alle ore 9.00 chiederemo un’assistenza per la dovuta esecuzione di tutela, perché a noi hanno concesso una tutela provvisoria il 7 ottobre, quando la Corte Costituzionale ha detto che sollecitava tutti gli organi a rispettare l’alternanza nel potere e i risultati elettorali”, ha dichiarato Ortiz.

L’ex capo della FECI, Juan Francisco Sandoval, è inoltre andato oltre e ha sottolineato che il PM non ha il potere di decidere sulle questioni elettorali, ha considerato che questo è potuto incorrere in alcuni illeciti tentando di farlo. Secondo quanto ha riflettuto, il TSE può convalidare o annullare un processo, così come il Tribunale non può iniziare una persecuzione penale.

L’ex capo della FECI ha detto che “ogni organo ha le proprie facoltà”, per cui almeno i procuratori della FECI potrebbero essere incorsi in abuso d’autorità, poiché starebbero utilizzando la propria carica a proprio beneficio o di un terzo.

Bisognerebbe, inoltre, analizzare se siano incorsi anche in usurpazione di funzioni, arrogandosi facoltà che competono solo al TSE o violando la Costituzione Politica della Repubblica del Guatemala, per la presunta alterazione dell’ordine costituzionale.

L’ex procuratore ha dichiarato che è necessario analizzare gli atti che realizza il PM perché, anche se la FECI ha dichiarato “solo” la nullità dei verbali in una conferenza stampa, è necessario vedere gli atti e determinare se la commissione del delitto sia un tentativo o sono atti preparatori per la consumazione dell’atto delinquenziale.

11 dicembre 2023

teleSUR