Il presidente colombiano ha condannato i fatti e ha convocato per consultazioni la delegazione ufficiale al tavolo di dialogo con la guerriglia.
In piena mattinata, a El Carmen, regione del Catatumbo, nel nordest della Colombia, membri della guerriglia dell’ELN hanno fatto un’imboscata e hanno ucciso nove miliari.
Il presidente Petro ha manifestato in Twitter la sua “totale condanna” del fatto. Senza fare riferimento all’ELN, il mandatario ha affermato che i soldati sono stati vittime di “coloro che oggi si sono assolutamente allontanati dalla pace e dal popolo”. Nonostante ciò, pochi minuti dopo, ha scritto nella stessa rete sociale di aver convocato per consultazioni la delegazione del governo al tavolo dell’ELN. E che un processo di pace deve essere serio e responsabile.
Secondo il governatorato del Norte de Santander, alla frontiera con il Venezuela, ci sono altri otto militari feriti.
La guerriglia, da novembre dialoga con gli emissari di Petro e vale ricordare che è in armi lottando per la Colombia da quasi sei decenni.
I negoziati sono cominciati a novembre a Caracas e a marzo hanno avuto un secondo ciclo a Città del Messico senza giungere ad un patto di cessate il fuoco. L’attacco di questo mercoledì è quello che ha fatto più vittime dall’arrivo di Petro al potere, in agosto.
Dopo l’attacco guerrigliero si sono conosciuti i tweet del comandante dell’ELN, Antonio García, con i quali giustifica l’azione:
Da gennaio di quest’anno l’ELN ha ricevuto una serie di attacchi e non c’è mai stato un pronunciamento né di funzionari del governo né dei mezzi d’informazione, che segnalino detti attacchi contro l’ELN come attentati contro la pace.
L’ELN ha il diritto di rispondere agli attacchi che riceve, poiché ancora non abbiamo pattuito nessun cessate il fuoco bilaterale. Se condanniamo le azioni che realizza l’ELN, bisognerebbe condannare anche quelle che fanno le forze governative.
Queste parole hanno generato indignazione nel governo colombiano e hanno fatto sì che il delegato di Petro rispondesse al capo guerrigliero, dal vivo e in diretta, durante un’intervista radio attraverso le reti della Presidenza della Repubblica. Lì, Danilo Rueda ha contestato queste affermazioni e ha invitato García a non continuare a causare questo tipo di aggressioni contro i membri delle Forze Militari.
“Qui non è necessario l’uso della forza, la distruzione e lo spargimento di sangue di soldati, militari, poliziotti, contadini, afro indigeni o qualsiasi abitante. È inutile. Questa è una posizione etica e dall’etica abbiamo fatto appello all’ELN affinché operi in consonanza con il diritto internazionale umanitario, che argomenta che fa parte della sua piattaforma nell’esercizio della lotta armata, dato che se è così, allora operino con coerenza”, ha discusso il funzionario.
Bisogna ricordare che, a parte i nove militari che hanno perso la vita nelle terre del Norte de Santander, per mano dell’ELN, ne sono rimasti feriti anche altri otto. Nonostante ciò, il comandante dell’ELN ha affermato che il cessate il fuoco bilaterale, che lo stesso capo di stato ha offerto, è solo un punto che fa parte dei negoziati, ma non è un fatto, “poiché ancora non abbiamo pattuito nessun cessate il fuoco bilaterale. Se condanniamo le azioni che realizza l’ELN, bisognerebbe condannare anche quelle che fanno le forze governative”, ha affermato.
fonte: Soldati colombiani nella zona di combattimento.
31 marzo 2023
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia. El ELN emboscó a un contingente militar en Catatumbo: 9 uniformados muertos y varios heridos”, pubblicato il 31-03-2023 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2023/03/31/colombia-el-eln-embosco-a-un-contingente-militar-en-catatumba-9-uniformados-muertos-y-varios-heridos/] ultimo accesso 03-04-2023. |