Le organizzazioni dei diritti umani hanno sollecitato il Governo peruviano a dare garanzie per esercitare il diritto alla protesta pacifica.
Almeno 16 persone sono rimaste ferite questo sabato nella regione peruviana di Puno (sud) dopo la repressione perpetrata dalla polizia e dai militari di questo paese contro le mobilitazioni in rifiuto del Governo della presidente designata Dina Boluarte.
Ci sono anche state denuncie di repressione nella capitale peruviana, Lima. Nel pomeriggio, dei partecipanti alla marcia pacifica, chiamata la seconda presa di Lima, sono stati aggrediti con manganelli e successivamente la polizia gli ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma.
In mattinata sono stati riportati almeno due feriti alla testa per l’impatto dei proiettili di gomma, quando i manifestanti, che erano giunti nella capitale da Puno, sono stati repressi dalla polizia nel distretto limegno di Surco.
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In ambedue le circostanze, le organizzazioni dei diritti umani hanno sollecitato il Governo peruviano a dare garanzie per esercitare il diritto alla protesta pacifica e rispettare l’integrità dei manifestanti.
I fatti avvenuti nel Puno hanno avuto luogo nella città di Juli, provincia di Chucuito. In un comunicato, la Rete di Salute provinciale ha informato che uno dei feriti, il cui nome è Pastor Calamullo Ticona (48 anni), ha presentato una ferita al braccio destro per un proiettile di arma da fuoco.
#ALERTA Policías reprimen y disparan bombas lacrimógenas a ciudadanos y ciudadanas que se movilizan en contra del gobierno de Boluarte. pic.twitter.com/zFtyZbWrDz
— 🇵🇪 Wayka (@WaykaPeru) March 4, 2023
Altre due feriti, tra loro un minore (13), hanno avuto disturbi per un’intossicazione da gas lacrimogeno, mentre i restanti hanno presentato contusioni. Tutti hanno ricevuto assistenza medica nell’ospedale Rafael Ortiz Ravines, a Juli.
Secondo media locali, dieci militari sono stati feriti negli scontri contro i manifestanti, che hanno denunciato che la polizia ha lanciato gas lacrimogeni contro la popolazione dagli elicotteri.
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I manifestanti hanno chiesto la fine della militarizzazione nel Puno e che poliziotti e soldati smettano di usare abusivamente la forza contro coloro che chiedono la rinuncia della Boluarte, la chiusura del Congresso, l’anticipazione delle elezioni e la convocazione di un’assemblea costituente.
È stato riportato anche l’incendio di un commissariato nella città di Juli, fatti che media locali attribuiscono ai manifestanti.
Rispetto alla violenza poliziesca e militare nel Puno, il sindaco della Municipalità Provinciale di Chucuito-Juli, Víctor Raúl Anchapuri Zapata, ha emesso questo sabato un comunicato con il quale ha chiesto alla Polizia, all’Esercito e al Governo centrale di “non utilizzare armi da fuoco o altri oggetti che possano ferire la popolazione che si trova sul piede di lotta”.
5 marzo 2023
TeleSUR
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Militares peruanos atacan a manifestantes en Lima y Puno”, pubblicato il 05-03-2023 in TeleSUR, su [https://www.telesurtv.net/news/peru-militares-agreden-movilizados-puno-lima-20230304-0024.html] ultimo accesso 06-03-2023. |