Perù: Il centro della capitale, virtuale campo di battaglia delle proteste


Lima, la capitale peruviana oggi si è vista faccia a faccia con le luttuose proteste del sud del paese, in una giornata di cortei e contrasti con la Polizia che al cadere del pomeriggio era virtualmente un campo di battaglia.

La giornata è cominciata verso mezzogiorno, quando gruppi di manifestanti delle province, giunti da regioni in cui nelle ultime due settimane c’è stato un mezzo centinaio di morti, e gli abitanti capitolini hanno sfilato con bandiere peruviane e multicolori al vento e cartelli con la richiesta della rinuncia della presidente Dina Boluarte.

C’erano vari gruppi che prendevano strade differenti senza coordinamento, controllati ai fianchi e nella retroguardia dai poliziotti membri della forza di circa 12 mila agenti dispiegati.

Nel tragitto, la numerosa forza di polizia formava barriere unendo gli scudi per chiudere il passo ai marciatori quando prendevano una strada che li avrebbero portati a Plaza de Armas, dove c’è il Palazzo del Governo, o al Palazzo Legislativo, ambedue spazi bloccati, ufficialmente vietati.

Nel trascorrere del giorno, i gruppi di manifestanti si sono riuniti ad un angolo che porta al Palazzo Legislativo fino a formare una folla che si è unita alla marcia del movimento sindacale, organizzata dalla Confederazione Generale dei Lavoratori (CGTP).

Un gruppo di giovani si è scontrato lanciando pietre con la barriera della polizia che gli impediva il passaggio e lanciava gas lacrimogeni. Sono riusciti a romperla più di una volta, facendola retrocedere dispersa, ma la palizzata umana tornava a rifarsi.

Distaccamenti di questo gruppo hanno cercato di avanzare verso il centro storico della città e sembrava che cercassero di giungere al quotidiano conservatore El Comercio, sostenendo un lungo scontro con la Polizia, con pietre da un lato e gas lacrimogeni dall’altro; fonti della polizia hanno riportato nove poliziotti feriti o lesi.

Alla fine della giornata, un altro gruppo cercava di portare la protesta negli esclusivi quartieri di San Isidro e Miraflores, nonostante che la Polizia gli chiudesse di volta in volta il passaggio.

Nel frattempo, la CGTP ha giudicato come contundente lo sciopero nazionale a sostegno delle richieste delle province, principalmente quella della rinuncia della presidente Boluarte.

In virtù di questo, durante la giornata si sono moltiplicati nel paese i cortei di protesta e gli scioperi del lavoro e, secondo rapporti governativi, sono aumentati i blocchi di strade dai 106 di ieri, a 127 in 44 province.

Fonte: Prensa Latina

19 gennaio 2023

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Perú. Centro de capital, virtual campo de batalla por protestaspubblicato il 19-01-2023 in Resumen Latinoamericanosu [https://www.resumenlatinoamericano.org/2023/01/19/peru-centro-de-capital-virtual-campo-de-batalla-por-protestas/] ultimo accesso 20-01-2023.

 

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