Perù: Il terzo giorno di Sciopero Nazionale chiede la rinuncia di Dina Boluarte


Alla vigilia si sono riportate proteste nei dipartimenti dell’Apurimac, Arequipa, Ayacucho, Puno, Cuzco e Tacna.

Le proteste pacifiche in Perù contro il Governo di Dina Boluarte sono entrate questo venerdì nella terza giornata consecutiva con richieste per la liberazione dell’ex presidente Pedro Castillo, la chiusura del Congresso, l’anticipazione delle elezioni generali e la convocazione di un processo costituente.

Secondo la Sovrintendenza del Trasporto Terrestre di Persone, Carichi e Mercanzie (Sutran), nelle prime ore di questa giornata si riportavano 46 punti con la circolazione interrotta in otto regioni.

Le mobilitazioni sono più forti nella zona sud del paese. Alla vigilia sono state riportate proteste nei dipartimenti dell’Apurimac, Arequipa, Ayacucho, Puno, Cuzco e Tacna.

Secondo i media locali, ci sono state proteste e blocchi stradali (come la Via Interoceanica e la Panamericana Sud) nell’Abancay, Andahuaylas e Aymaraes, provincie dell’Apurimac.

Nella città di Chalhuanca, situata nell’Aymaraes, si sono registrati scontri tra comuneri e la Polizia quando questa forza ha tentato di sbloccare una via.

Media locali hanno recensito che il 70 per cento della popolazione dell’Abancay osserva lo sciopero nazionale indefinito, c’è una grande quantità di veicoli bloccati e il settore dei commerci ha subito danni.

Sono state riportate anche azioni di strada nell’Arequipa, dove rimane bloccata la via che unisce la città omonima con quella di Juliacá (dipartimento di Puno), interrotta da picchetti all’altezza della città di Puno.

All’alba di questo giovedì continuavano ad essere bloccate le uscite da questa città e l’Associazione dei Mototassisti ha annunciato che avrebbero servito il pubblico fino alle ore 10.00 per poi unirsi alle proteste.

Nonostante la persistente pioggia, gli abitanti di Ayacucho hanno realizzato un picchetto di fronte alla Cattedrale e alla sede del Governo regionale, dove hanno chiesto giustizia per i quasi 30 morti che ha fatto la repressione delle proteste lo scorso dicembre e hanno contestato la posizione del governatore regionale, Wilfredo Escorima, che appoggia l’attuale Governo.

Ad Arequipa, una mobilitazione di migliaia di persone ha chiesto l’uscita di Dina Boluarte e la chiusura del Congresso.

A partire dai blocchi stradali, notizie della stampa locale rendono conto di considerevoli danni alla vendita di biglietti della lotteria e dei viaggi interprovinciali nel sud del paese, così come nel turismo internazionale e domestico, tra gli altri settori.

Questo giovedì, il presidente del Consiglio dei Ministri, Alberto Otárola, ha dichiarato che l’attuale Gabinetto lavora affinché la popolazione recuperi fiducia nelle istituzioni democratiche.

Da parte dei settori popolari si è risposto che rinunci, faciliti la transizione politica e risponda davanti alla Giustizia per la morte di 28 peruviani durante le mobilitazioni dicembrine.

6 gennaio 2023

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Perú. Tercer día de Paro Nacional exige renuncia de Dina Boluartepubblicato il 06-01-2023 in Resumen Latinoamericanosu [https://www.resumenlatinoamericano.org/2023/01/06/peru-tercer-dia-de-paro-nacional-exige-renuncia-de-dina-boluarte/] ultimo accesso 08-01-2023.

I commenti sono stati disattivati.