Gabriela Moncau

“È il momento di festeggiare e di stare attenti”. Attenzione alla transizione della presidenza e preparazione per “le lotte del prossimo periodo” sono le priorità del Movimento dei Senza Terra.

Non farsi carico del compito di sgombrare le strade bloccate dai bolsonaristi che impugnano il risultato elettorale, mantenere la calma e continuare a festeggiare la vittoria di Lula (PT). Questa è la posizione espressa questo martedì dal Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) (1).

“È il momento della celebrazione e allo stesso tempo di stare attenti e vigili a difesa della democrazia. Seguire il flusso dei processi fino all’insediamento del nostro presidente”, dice Débora Nunes, del coordinamento nazionale del MST.

“Attenti al processo di transizione e preparati per le lotte necessarie del prossimo periodo nella lotta contro la fame, al rafforzamento dell’agricoltura familiare e della riforma agraria, dell’educazione, della salute, del lavoro e degli orientamenti del popolo brasiliano”, aggiunge.

Dalla scorsa domenica notte (30), quando è stata confermata l’elezione di Lula come prossimo presidente della repubblica, gruppi bolsonaristi hanno cominciato a bloccare le strade in tutto il paese, screditando i risultati delle urne e chiedendo l’intervento militare.

Secondo la Polizia Federale delle Strade (PRF), il maggior numero di blocchi c’è stato questo martedì mattina (1), con 421 interruzioni. Durante la conferenza stampa dell’agenzia di questo stesso martedì mattina, i blocchi si erano ridotti a 267.

“Dal punto di vista politico, sappiamo tutti che Bolsonaro e il bolsonarismo non accetterebbero qualunque risultato delle urne. Nonostante ciò, ora, è una decisione dello stato brasiliano affrontare questa situazione”, dice il coordinatore nazionale del MST, João Paulo Rodrigues, in un audio distribuito agli attivisti e soci del movimento.

La posizione contrasta con quella del Movimento dei Lavoratori Senza Casa (MTST) che, in una nota pubblicata questo martedì (1), orienta i propri membri a non scontrarsi con i bolsonaristi, ma a manifestare per sbloccare le vie. La decisione, dice il MTST, si deve poiché considerano che, relativamente a questi fatti, da parte delle forze di sicurezza ci sia “condiscendenza”.

2 novembre 2022

Brasil de Fato / Resumen Latinoamericano