Redazione Desinformémonos

Città del Messico / Le famiglie dei 27 tseltal detenuti ad agosto, poiché chiedevano il rispetto dei loro usi e costumi per eleggere le proprie autorità a Oxchuc, Chiapas, hanno chiesto alla Suprema Corte di Giustizia della Nazione (SCJN) di intervenire affinché recuperino la loro libertà.

I familiari hanno segnalato che i 27 tseltal “sono stati repressi e arrestati per i delitti di rivolta e attentati contro la pace e l’integrità corporale e patrimoniale dello stato” e hanno affermato che la loro situazione “ha colorazioni politiche”, dato che Oxchuc tiene sospesa la ripetizione delle loro elezioni con sistemi normativi interni propri.

Hanno aggiunto che dalla loro detenzione, il passato 19 agosto, i loro familiari sono stati vittime di tortura fisica e psicologica, così come gli è stato negato l’accesso alle cure mediche.

I tseltal rimangono in prigione preventiva e sono stati sottoposti a processo da un giudice di controllo del Chiapas, dopo che “hanno occupato” il casello per il pedaggio della strada San Cristóbal-Tuxtla Gutiérrez, durante le azioni per chiedere il rispetto della sentenza del tribunale elettorale statale per replicare le elezioni municipali secondo i loro usi e costumi di Oxchuc.

Il ministro presidente della SCJN, Arturo Zaldívar, ha dichiarato che non ha poteri per intervenire nel caso e ha fatto pressioni sui familiari a sollecitare una consulenza giuridica all’Istituto Federale di Difesa Pubblica (IFDP).

Foto: Noticias y Comunicación de Oxchuc

13 ottobre 2022

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