Il trasporto pubblico è ancora paralizzato, questo mercoledì 21 settembre 2022, nell’area metropolitana della capitale, Port-au-Prince, e di varie altre città di provincia, in un contesto di scarsezza di combustibile, osserva l’agenzia online AlterPresse.
Per le strade non circolano veicoli di trasporto pubblico, a differenza dei veicoli privati e dei mototaxi, che lì sono presenti, ma in quantità molto limitate.
La maggioranza delle banche commerciali e dei distributori di prodotti petroliferi rimangono chiusi, mentre il commercio informale tende a riprendere timidamente le sue attività.
Negli ultimi giorni, agenti della Polizia Nazionale di Haiti (PNH), agenti dell’esecutivo municipale e del Ministero delle Opere Pubbliche, Trasporti e Comunicazioni, hanno tolto o ammucchiato varie barricate al lato della strada, per facilitare il traffico delle automobili in varie aree come l’Avenida Martin Luther King, comunemente conosciuta come “Nazon”, e la Delmas.
I tentativi di installare nuove barricate nelle strade si riportano da molto presto, questo mercoledì 21 settembre, in vari distretti della capitale dove la situazione continua ad essere volatile.
Alla stazione della ferrovia, nella località di Carrefour (al sud della capitale), non è stato avvistato nessun veicolo di trasporto pubblico.
Nonostante ciò, l’attività commerciale si è un po’ intensificata in vari mercati pubblici di Carrefour, a differenza dei giorni precedenti.
Barricate con copertoni usati incendiati, carcasse di veicoli e vari altri oggetti ostruiscono le strade a Mariani (al sud di Port-au-Prince).
Le strade sono completamente inaccessibili ai mototaxi e anche ai veicoli di trasporto pubblico.
Soggetti armati sparano in aria per obbligare i mototaxisti, che cercano di attraversare una barricata a Mariani, a tornare indietro.
Le strade rimarranno bloccate fino all’uscita del governo di fatto in funzione, che non fa nulla per migliorare la situazione di miseria della popolazione haitiana, che ha smosso i manifestanti furiosi.
“Le autorità statali stanno mettendo le armi nelle mani di banditi per ucciderci”, denuncia uno di loro.
I manifestanti chiedono prezzi dei combustibili più bassi, corretti verso l’alto, intorno al 100%, da parte del gruppo di fatto al potere da mercoledì 14 settembre 2022.
A nord di Port-au-Prince, lungo la strada nazionale N. 1, le barricate continuano ad essere presenti, impedendo il transito dei veicoli, incluse le motociclette.
“La barricate erette e le trincee scavate nei dintorni del Terminal di Varreux (nel municipio di Cité Soleil, a nord di Port-au-Pince) rendono impossibile l’accesso di operatori, impiegati e camion.
Allo stesso modo, “West Indies Energy Co (Wineco) non può effettuare nessun carico di prodotti petroliferi, in attesa di una normalizzazione della situazione”, ha informato Terminal Varreux, in un tweet pubblicato lunedì 19 settembre.
La benzina sarebbe disponibile per rifornire le stazioni di servizio, ha detto domenica il primo ministro di fatto in un secondo discorso alla nazione e allo stesso tempo ha fatto appello alla calma.
Negli ultimi giorni varie imprese pubbliche e private sono state saccheggiate durante varie proteste nella capitale e in varie località di provincia per obbligare il governo di fatto a ritirare la sua decisione di aumentare i prezzi dei combustibili nel mercato nazionale.
22 settembre 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Haití. Parálisis persistente del transporte público en Haití, en medio de escasez de combustible”, pubblicato il 22-09-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/09/22/haiti-paralisis-persistente-del-transporte-publico-en-haiti-en-medio-de-escasez-de-combustible/] ultimo accesso 26-09-2022. |