Ieri la Camera d’Appello di Temuco in Cile ha deciso di accettare il ricorso di tutela presentato dalla difesa e in questo modo ha concesso la libertà condizionale al Lonko mapuche Facundo Jones Huala.

Il dirigente mapuche scontava una condanna a 9 anni nel paese transandino accusato dell’incendio nel 2013 di una proprietà nel campo Pisu Pisue e per porto illegale di armi. La difesa ha segnalato che è registrata come data d’inizio della pena il 22 dicembre 2018, “con l’abbuono stabilito nelle sentenza di 1.276 giorni, avendo come data di fine condanna il 26 giugno 2024, e il suo tempo minimo per gli effetti della libertà condizionale il 26 dicembre 2019”. Per questo da tempo richiede questo beneficio.

La tutela 12/2022, firmata dai giudici Carlos Gutiérrez Zavala e Luz Mónica Arancivia Mena,  e che a sua volta è stata presentata dalle avvocate della difesa Karina Riquelme e Patricia Cuevas, ha finito con il concedergli questa libertà.

La difesa di Jones Huala ha basato la sua richiesta sui rapporti della Gendarmeria cilena che ha considerato che rispetta, per accedere al beneficio, i requisiti legali stabiliti nel Decreto Legge N° 321 e il suo Regolamento.

L’anno passato la richiesta di libertà condizionale era stata negata, in quell’occasione Karina Riquelme, la sua avvocata della difesa, l’aveva sollecitata a partire dalla buona condotta di Jones Huala dentro la prigione, abitata di circa 400 prigionieri.

“Benvenuto nel territorio degli esseri liberi che lottano per i diritti dei popoli. Siamo la Lega, difendiamo la causa del popolo mapuche” ha dichiarato la Lega Argentina per i Diritti Umani.

21-01-2022

ANRed